Il nudismo? Non lascia i segni del costume

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di Nina Mele

“La prima foto di nudo che ho fatto? Risale a quando avevo un anno e mezzo” racconta spiritosa Lilith, fotomodella di nudo e non (“sono molto richiesta anche per la ritrattistica classica” spiega). 24 anni. Torinese di origini pugliesi, lucane ed emiliane. Nome proprio Sara. Ha scoperto la sua vocazione alla foto, e al nudo, molto presto.

“Sembra una banalità dirlo: ma alle scuole medie ero decisamente brutta. Diciamola tutta: un cesso. Oggi non mi ritengo tale, naturalmente, ma sono l’anticànone per una modella: bassa, asimmetrica. E ci tengo che imperfezioni non vengano ritoccate con il photoshop”.

Insomma, per Lilith la macchina fotografica è un modo di ri-conoscersi e di apprezzarsi. E perché (anche) foto nude? “Sono molto mascolina, sono un ex calciatrice: la cosa divertente è che molti mi prendono per lesbica mentre non lo sono. Non sono molto propensa ai vestiti, tutto qui. Il nudismo è un’esigenza, per non avere i segni del costume da bagno addosso”. Ironizza.

Sara 03

Ah sì? Sicuro che non ci vada di mezzo la componente esibizionista? “ Assolutamente no” Risponde Lilith. “E non passo ore allo specchio. In genere la modella è una persona che ama mostrarsi e che ama curarsi oltre il dovuto. Ma io non ho mai avuto ambizioni né di moda, né di diventare famosa”.

E allora perché fare foto nuda? “Sono un’affezionata del reportage” ribatte  Sara. “E il sesso in fondo è una tranche de vie. Non mi metto tanto in posa, cerco di essere spontanea. Tra l’altro non si diventa nemmeno ricchi facendo questo mestiere. Ci si mantiene”.

E quali devono essere le qualità di una fotomodella modella (anche) erotica che vuole emergere? “Una ragazza  con la voglia di intraprendere un percorso del genere dovrebbe studiare un minimo la fotografia” racconta Lilith. “Personalmente amo maestri come Araki, Helmut Newton, Richard Avedon. Che è quello che mi ha fatto venire la voglia di spogliarmi. Una modella che sa qualcosa di fotografia è una modella che ha una marcia in più. Poi deve farsi ritrarre da un fotografo, vero, capace. Bisogna imparare la posa. Il modo in cui la luce incide sul corpo e lo va a disegnare” [leggi la nostra intervista al maestro della luce e della fotografia, Ferdinando Scianna] Continua la modella. E conclude “Ben prima di spogliarsi bisogna ricordarsi che il viso è importissimo. Una bellissima donna, in una posizione molto erotica, ma con una faccia non convinta (quella che tecnicamente si chiama: “da triglia”) fa oggettivamente pena”.

 

Polaroid di  Edoardo Panama
Fotografie bianco e nero di Paolo del Frate
Fotografie a colori di Massimiliano Uccelletti

02/08/14

2 Commenti

  1. quando una donna è in crisi di creatività ha sempre pronta una alternativa che è sicuramente vincente: mettersi nuda. alla faccia della parità!

  2. La fotografia e specialmente il nudo (con il quale talvolta il porno ha un confine molto labile) palesa un profondo tratto egocentrico nel quale l’esibizionismo del soggetto fotografato trova compimento, non è raro che tale condizione si verifichi per mancanza di autostima in uomini o donne che non hanno goduto di particolari attenzioni dall’altro sesso durante infanzia ed adolescenza , questi trovano spesso rivalsa nell’esibizione che si può manifestare in varie forme una volta raggiunta l’età adulta. Ben inteso che non c’è nulla di sbagliato nel fatto che posi nuda poichè è un gran bel pezzo di ragazza e sa di esserlo, ma la favoletta della falsa modesta che non si mette in posa non ce la dare da bere, grazie.

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