Con Costanza Savarese la chitarra è femmina

0
Chitarrista senza compromessi

Costanza Savarese-557x262-giuratoAbbiamo ascoltato suonare Costanza Savarese al Concertgebouw di Amsterdam, il 24 aprile scorso, con la Amsterdam Chamber Orchestra diretta da Peter Santa. Una meraviglia di emozione e di programma. Calibri di suono e rapporti praticamente perfetti. Anzi, considerando la chitarra classica per quel che è, val a dire uno strumento debole rispetto alla forza d’una massa di orchestrali, ciò che più colpisce è proprio la chiarezza della dizione di canto e di fraseggio della Savarese: un modo di suonare esplicativo di come la padronanza tecnica non basti di per sé a fare grandi i musicisti.

I tre bellissimi Concerti di Vivaldi in programma in Olanda (RV 82, 93 e 425) hanno dimostrato come l’orecchio dimentichi le loro asperità strumentali e vada solo dove lo porta il cuore dell’interprete. La qual cosa, oggi, è molto rara in questo aristocratico equilibrio. Aveva ragione Nazzareno Carusi, suo insegnante e mentore, quando scrisse due anni fa su Libero che dietro il trionfo di questa chitarrista romana, allora ventiseienne, bellissima, interprete di un recital al 75° Maggio Musicale Fiorentino “ci sono il talento sì, ovvio, ma la determinazione, l’istinto per la novità, pensiero e studio i più profondi, la capacità di scelta dei collaboratori, quell’amore del rischio che ti fa rifiutare i compromessi con le mezzeseghe ai posti di comando e tanta, tanta voglia di palcoscenico e di gioco, senza timori ma sempre con lo sguardo umile però, pronto ad accettare ogni giudizio. Già questo è spettacolo di sé”.

Costanza SavareseQuello di Firenze era uno spettacolo dedicato a Vespucci, da un’idea di Costanza e del suo compagno Andrea Oliva, primo flauto dell’Orchestra di Santa Cecilia, con Alessio Boni, il GlobEnsemble, i testi di Alessandro Zambrini e “le musiche originali (molto più belle ed espressive delle trascrizioni che le intersecano, ma qui credo si tratti di mancanza d’esperienza) di Furio Valitutti, un giovanotto con le carte tutte a posto per un futuro di successo. Le voci fuori campo rendono la vicenda più teatrale, e fra loro infilza il cuore quella d’un gigante come Roberto Herlitzka nel ruolo di Nastagio, padre di Amerigo”. Concludeva Carusi che “Costanza Savarese è brava molto più che bella. E fra le donne di spettacolo oggigiorno, così, non sono certo in tante”. Sottoscriviamo.