L’eterna sfida del Dj Cordsen

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L’artista è attivissimo sulla scena romana Fonde Techno Detroit e Minimal tedesca

di Pierpaolo De Mejo

L’eterna sfida per il disc jockey di musica elettronica è quella di riuscire a dar colore alle proprie melodie attraverso gli strumenti computerizzati e freddi della sua consolle.

È ciò che riesce a fare con naturalezza Cordsen (nome di battesimo Matthias), dj romano 24enne che mescola il proprio sound coi nuovi generi Techno Detroit, House Chicago e Minimal tedesca. Il padre, chitarrista jazz, lo avvicina presto all’ascolto dei grandi nomi (dai Beatles a Michael Jackson, passando per Barry White, Toto e Billy Idol; tutti gli daranno spunto per la sua produzione), ma il primo confronto diretto arriva appena compiuti i dieci anni, quando, con un vecchio registratore a piste Aiwa, trascorre interi pomeriggi a mixare un brano del dj Molella.

Un paio d’anni dopo gli vengono regalati i suoi primi CDJ, enormi come enciclopedie, e comincia a farsi le ossa nelle discoteche romane. Da lì è un continuo perfezionarsi, fino al gradino più alto: il vinile. «Suonare col disco è molto più difficile – afferma Cordsen – ma è un passo fondamentale. All’inizio l’ho presa come una sfida, ma così facendo ho scoperto un suono seducente e vintage dal quale non sono più riuscito a staccarmi». Dopo gli studi presso IED e SAE vola a Londra, dove, assieme a Filippo Rocco, fonda i We_Feel_No_Math (tanti live in giro per la capitale e un EP).

Tornato in Italia incontra Paolo Micioni (dj romano che ha fatto ballare tre generazioni) che subito lo mette sotto contratto con l’etichetta Twilight. Con la cantante Anna Caragnano danno vita al trio Panama Skyscrapers, con cui producono l’EP Sit-com (effetti catturati dal quotidiano), e i singoli The Noisy Box (sonorità industriali e dure) e Upstream, che rimane primo in classifica su Club Parade per diverse settimane. L’ultima creazione, ancora in incubatrice, è frutto di una sua trovata: mixare la suoneria di Skype (i proventi della vendita saranno destinati alla lotta contro il Parkinson).

«Oggi chiunque può improvvisarsi dj, basta caricare i propri brani sui negozi virtuali. Ma in pochi riescono ad emergere. Io resto convinto che, senza un proprio stile che sia in grado di accarezzare il pubblico, non si vada da nessuna parte». Oltre alla pagina myspace.com/djcordsen, i brani del dj sono acquistabili su iTunes, Beatport e Amazon.