Fede e la sua band “Infedele” agli stili

0

Fede & gli Infedeli lanciano con un’etichetta indipendente un progetto musicale ambizioso ed originale

di Laura Mancini

 

Il 15 ottobre la band toscana “Fede & gli Infedeli” ha pubblicato l’album Gita per bambini, prodotto dall’etichetta indipendente Zero-Fi Records. Il nome del gruppo formato da 9 elementi, il cui fondatore è il cantante Federico De’ Robertis, forse suonerà nuovo: di recente formazione, nasce dall’incontro di professionisti legati principalmente alla realizzazione di colonne sonore cinematografiche e solo da poche settimane si è fatto notare dal grande pubblico con il lancio in radio de Il frutto proibito. Il singolo entra in testa fin dal primo ascolto per una serie di caratteristiche di “familiarità” – tra le altre, il timbro vocale dell’interprete che qui ricorda vagamente quello di Celentano – ma lo stile retrò di questo brano non si ripete nelle 12 composizioni contenute nell’album, ciascuna di un genere differente.

Per vincere questa coraggiosa scommessa e realizzare un lavoro tanto eterogeneo, Federico De’ Robertis ha cercato musicisti “pronti a tutto”, con una formazione molto ampia e, appunto, “infedeli” ai generi musicali.

Gita per bambini colpisce per l’atteggiamento leggero e divertente con cui viene affrontato ogni genere: il titolo rimanda all’idea di un album che faccia sentire l’ascoltatore come un bambino sul trenino delle giostre, in un viaggio attraverso atmosfere sempre nuove. Così, se Il frutto proibito, nato da un tema di Area Paradiso, opera prima di Diego Abatantuono come regista, che vanta la partecipazione dell’attore anche nel video, tratta il tema dell’amore gay ridendo del mondo omofobo tramite una visione dell’uomo macho, Il musicista, invece, scherza sullo stereotipo del musicista un po’ tronfio e mediocre, che si sente “il meglio pezzo del quartier” e conosce addirittura “tutte le scale e gli accordi”. Una giocosità che per certi versi ricorda Elio e Le Storie Tese «Ma noi siamo più caciaroni, loro più tecnici e nel nostro caso non si tratta di citazioni di generi musicali ma di lavorare immedesimandosi seriamente nel genere che rappresenta ciascun brano» spiega De’ Robertis.

Elemento che accomuna le composizioni è un approccio cinematografico alla musica: non solo alcune canzoni nascono da temi estratti da colonne sonore – la orientaleggiante Sud 2013 dal film Sud di G. Salvatores, Tango Infedele da un tema di Eccezzziunale veramente, capitolo secondo… me di C. Vanzina e Bocca 2013 da un tema di Denti di G. Salvatores – ma si avverte, in generale, una tendenza a voler evocare delle immagini, con la differenza che, non essendovi condizionamenti dettati dalle immagini concrete di un film, ad emergere è la rappresentazione di figure molto più interiori che identificano il gruppo ed il loro stile.

 

 

 

foto ©simonaromani