Federico Mollicone: “La cultura è medicina dell’anima”

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Federico Mollicone è  presidente della Commissione Cultura alla Camera. Quella che segue è una parte dell’intervista che ha rilasciato due anni fa in occasione di “A tu per tu”, ciclo di incontri con personalità del mondo della cultura presso Fondazione Sangregorio a Sesto Calende.

 
Uno dei tuoi cavalli di battaglia è la detrazione dalle tasse del consumo culturale: come funziona esattamente?  

Si tratta dell’abbassamento dell’Iva al 4% sui prodotti culturali per incentivare la partecipazione dei cittadini. Funziona come per le medicine: incentivare l’abitudine ad assistere a uno spettacolo o a visitare una mostra e poi scaricare il biglietto, come si fa con le medicine. Del resto la cultura è una medicina dell’anima.

Hai detto che la domanda di cultura deve essere incentivata attraverso la sussidiarietà orizzontale, di cosa si tratta?

E’ necessario estendere l’art bonus ai privati, si tratta di uno strumento vincente. La sussidiarietà orizzontale è vicina al principio della community care, cioè la comunità che si prende cura della cultura del proprio territorio.

Sovranità digitale, golden power sulla tecnologia, editoria e innovazione…

Viviamo un momento storico cruciale nell’ecosistema tecnologico, simile all’arrivo di Gutenberg, un vero passaggio di scenario, è importante difendere l’editoria nazionale con stanziamenti straordinari di fondi, la digitalizzazione non deve far sparire posti di lavoro ma al contrario creare un nuovo modello di giornalista.  Il progresso della tecnologia ha reso desueta la regolamentazione attualmente vigente in materia di digitale. A livello globale, un ridotto numero di attori privati gestisce ogni giorno i dati di centinaia di milioni di cittadini.  La transizione digitale è  un tema centrale non solo in Italia ma in tutta l’Unione europea, con iniziative per garantire al meglio la sovranità digitale del proprio Paese.

Cultura e sport, unione vincente?

Sicuramente, anche qui bisogna creare collegamenti ispirati alla sussidiarietà

Filippo Tommaso Marinetti: “un’automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia”. Sei d’accordo?

Fu sicuramente una sua geniale intuizione. Forse oggi FTM si entusiasmerebbe per un robot che scolpisse il David di Michelangelo.