1 maggio, noi senza retorica con l’artista Domenico Dell’Osso

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Oggi 1 maggio è la festa dei lavoratori, ma i lavoratori hanno ben poco da festeggiare; gli incidenti sul lavoro sono all’ordine del giorno, basta leggere le cronache, almeno quelle riportate dai (pochi) quotidiani che informano su questi fatti. Perché l’Italia, pur essendo costituzionalmente fondata sul lavoro (zampino o zampaccia di Togliatti fra i Padri Costituenti), è soprattutto fondata un po’ sul poco lavoro e un po’ (tanto) sulle morti e i gli infortuni sui posti di lavoro. Il 28 aprile, pochissimi giorni fa, è stata celebrata la Giornata Mondiale della Sicurezza sul Lavoro e a noi di OFF con Angelo Crespi piace ricordare che l’arte visiva può essere, anche, un veicolo di messaggi oltre che di immagini. Lo fa l’artista Domenico Dell’Osso con One Heart, One Life, focalizzandosi sul tema in generale e nel particolare: l”opera in questione rappresenta un lavoratore con tuta ed elmetto, stilizzato con i tratti tipici dell’artista Dell’Osso, cioè campiture accese quasi contrastate e lineamenti fisionomici indeterminati, al cospetto di un cimitero aereo di lapidi, tributo ai caduti sul lavoro, in una fantasmagoria volutamente pop, volutamente surreale, una favola seria, una favola pittorica a rappresentare che non tutto è perduto (lo slogan fiammeggiante che si staglia sulle nuvole al di sopra di questo cimitero con elmetti da lavoro): nello stesso tempo una particolarità (la figura) e una universalità (il messaggio). Questo è il nostro modo di esserci, oggi, senza retorica. E con arte, che non guasta mai