Ha pubblicato tredici libri che spaziano dal romanzo alla poesia e hanno avuto madrine di eccezione come Nanda Pivano e Barbara Alberti. Melanie Francesca, che sarà ospite domenica 4 settembre del MonzaBookFest, presenta a Off la sua ultima fatica letteraria intitolata Il Maestro.
Melanie, come descriveresti, in sintesi, questo tuo ultimo libro?
Il Maestro insegna come accedere al cervello del cuore, come pensare con il cuore. Pensando con il cuore riesci a ragionare davvero e a scoprire quante bugie ti stavi raccontando con la mente. Porre l’attenzione sul cuore, sulle sue ferite e risolverle, è la chiave della felicità. Questo libro è un manuale di sopravvivenza in un mondo che ci sembra ostile e caotico ma che in realtà è al tuo servizio. E quando ti ubbidisce, sei diventato a tua volta un maestro.
Nella presentazione si parla di “guarire dall’annullamento”…
Mi riferisco all’annullamento tecnologico. Il libro ha delle proiezioni nel 2080 dove Anna, la protagonista del romanzo, si trova vecchissima in un mondo distopico, a contemplare generazioni che preferiscono dormire il proprio sonno perpetuo anestetizzati in culle digitali, a sognare realtà virtuali come in un gigantesco videogame. Girare perennemente connessi al cloud per potenziare le proprie qualità umane. Il Maestro si pone come una guida pratica verso il risveglio interiore, Una chiave per restare umani in un mondo che con l’accelerazione tecnologica vuole renderci sempre più distanti dalla nostra natura trasformandoci in ibridi tecnologici.
Hai sposato un emiratino, hai due figli, vivi fra Dubai e Lugano. Come sei riuscita a trovare un equilibrio fra due culture , quella occidentale ed orientale, così diverse?
Presupposto che Dubai è all’avanguardia ed è una giostra rutilante in cui ci sono più minigonne che a Milano, la situazione di Anna ( il mio alter ego) è sempre stata estranea a tutto questo. Essere sposata a un emiratino l’ha resa una locale, con tutte le problematiche del matrimonio interreligioso e interculturale. Ci ho messo tre libri a trovare la forza di tornare ad essere e credere in me stessa perché la libertà, come dice il maestro, è un percorso interiore. Quindi posso dire che Il Maestro, mi ha aiutato davvero a raggiungere la libertà che non dipende da quello che vivi ma da come percepisci il mondo.
Hai mai avuto difficoltà a portare avanti i tuoi progetti?
Le difficoltà sono solo scalini necessari a portarti in alto, senza difficoltà non sali. La vita è tutta in salita, solo che molti non lo sanno. Basta cambiare prospettiva e imparare a farsi i muscoli e correre con leggerezza in salita. Quando impari a correre in salita senza avere il fiatone ci prendi gusto.
Hai sempre voluto fare la scrittrice?
In seconda elementare scrissi il mio primo racconto. La maestra lo lesse in classe a tutti. Fu un riconoscimento. Poi alle superiori, la prof mi considerò prolissa. Non riuscivo a sintetizzare, ero un fiume. Ora a sintetizzare e a tagliare sono gli editori, ma resto un fiume in piena. Scrivo con estrema facilità, in 5 anni 4 romanzi, tredici in tutto, con una pausa per crescere i miei due figli. È puro amore, contemplazione, miracolo… il mio lavoro.
Scrittrice, artista, personaggio televisivo e anche mamma. Come concili tutti questi impegni?
Non sono riuscita a conciliare fino a che i miei figli erano piccoli, ho rinunciato semplicemente a lavorare. Ora sono ragazzi e continuo a rinunciare a tanto: non posso assentarmi più di due giorni. Vado e vengo come una matta, mi giostro tra tre arrosti da congelare, una presentazione e un’apparizione televisiva. Mi riposo ovunque: dormo in aereo, in treno, in macchina. Come un sasso, così recupero.
Come nascono i tuoi libri?
I libri nascono dalla vita che sorprende sempre più della creativita. La vita,è piena di incredibili coincidenze. I miei libri nascono dalla bellezza di ogni giornata, piena di pensieri, considerazioni, scoperte oltre che di fatti. In futuro mi vedo lì, a scrivere ancora, una vecchietta che aiuta, da consigli per scoprire la chiave per rendere tutto fluido.