Imprese culturali e creative, un sostegno per la ripartenza

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155 milioni di euro per la transizione digitale e “green” delle imprese creative italiane e per il rafforzamento delle competenze dei professionisti del settore. Due sfide importanti strettamente legate ai principi del Next Generation EU e delle politiche europee. Lo ha annunciato il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni nel corso della conferenza stampa che si è svolta al Dicastero di via del Collegio Romano. L’investimento “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde” rappresenta un primo strutturale intervento per la digitalizzazione del patrimonio culturale, la rimozione delle barriere fisiche e sensoriali, l’efficientamento di musei, cinema e teatri, ma anche per i piccoli centri e aree rurali.

Un incontro per illustrare le linee di indirizzo su cui si articoleranno i bandi destinati agli organismi profit e non profit del comparto. Bandi che saranno finanziati con fondi PNRR e rivolti alle piccole e medie imprese le cui attività si basano su valori culturali ed espressioni artistiche. Musica; audiovisivo e radio (inclusi: film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia); moda; architettura; arti visive; spettacolo dal vivo; biblioteche e musei; artigianato ed editoria.

La qualità e l’eccellenza sono le due caratteristiche che premiano queste imprese, vere e proprie depositarie del Made in Italy e di una cultura etica che mantiene un forte legame con la tradizione. Nella società di oggi globalizzata, dominata dall’uso massiccio della tecnologia, artisti e artigiani sono gli interpreti di una memoria del saper fare che rappresenta un importante elemento di congiunzione tra presente e il passato delle antiche tradizioni. Un programma che punta, dunque, a sostenere la ripresa delle attività culturali incoraggiando l’innovazione e l’uso della tecnologia digitale favorendo l’approccio verde in tutta la filiera culturale.

E’ pur vero che in questi ultimi due anni a soffrire profondamente la crisi dovuta alla pandemia sono state proprio queste realtà, spesso nate dalla creatività e dalla voglia di fare di giovani alla loro prima esperienza imprenditoriale: “Servivano risposte urgenti – ha commentato il Sottosegretario Borgonzoni- Per questo abbiamo giocato d’anticipo sul cronoprogramma, che fissava i termini a dicembre 2023. Per la creatività italiana serviva un supporto concreto alla ripartenza”. Inoltre, per stilare bandi più aderenti alle esigenze del comparto sono stati promossi una serie di incontri con gli stakeholder delle imprese culturali e creative.

“Abbiamo iniziato a lavorare da subito – ha spiegato la Borgonzoni – A causa di un periodo difficile, rischiavamo di perdere maestranze e competenze che rappresentano la nostra ricchezza, un patrimonio storico e artistico che il mondo ci invidia. Questo è solo il primo passo”. Ad illustrare il  programma di misure stilato per realizzare il PNRR del MIC, il Direttore Generale dell’Unità di Missione PNRR Angelantonio Orlando: ”L’obiettivo è quello di migliorare la capacità attrattiva, l’accessibilità e la sicurezza del nostro immenso patrimonio culturale”. “I bandi coinvolgeranno l’intero comparto culturale e creativo – ha concluso  il Direttore Generale Creatività Contemporanea Onofrio Cutai – ci consentiranno, dunque, di avviare un primo importante censimento delle realtà che operano in quest’ambito”.