“Crisalide ribelle” lo sguardo femminile dell’arte tra Oriente e Occidente

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Da Crisalide a ribelle è questo il nome della mostra allestita a Noto fino al 22 maggio, ovvero la domenica successiva all’Infiorata, celebre manifestazione presentata ogni anno nella città siciliana.

L’esposizione ha luogo presso la Galleria Palazzo Nicolaci, collocata al piano attico della struttura. Protagoniste sono tutte donne, precisamente ventidue: venti artiste sono italiane e due iraniane. Elisa Anfuso, Silvia Berton, Erica Campanella, Ilaria Caputo, Alessandra Carloni, Anna Caruso, Antonella Cinelli, Giulia D’Anna Lupo, Elisa Filomena, Maria Gagliardi, Debora Garritani, Jara Marzulli, Cali la Rebelle, Angela Regina, Alessandra Rovelli, Grazia Salierno, Roberta Serenari, Milena Sgambato, Tina Sgrò, Ladan Tofighi, Samantha Torrisi, Nooshin Zokaie.  

La collettiva è curata da Paoletta Ruffino, presidente dell’associazione culturale Altera Domus, promotrice dell’iniziativa, e da Carlo Tozzi, founder e art promoter di St-Art Amsterdam, un contenitore internazionale di talenti che supporta e promuove con spirito mecenatistico. L’esposizione è patrocinata dal Comune di Noto.

Si tratta di una mostra che ha a che vedere strettamente con la rinascita. Non a caso si tratta della metafora della crisalide che da larva si tramuta in farfalla, momento in cui raggiunge la possibilità di volare liberamente.

Sono ottanta opere quelle esposte, varietà poetica e creativa, dove le protagoniste hanno utilizzato tecniche differenti. Fotografia e arte figurativa. Un allestimento che rende omaggio al dialogo tra arte orientale e occidentale. Opere evocative che ricercano una seria riflessione sulla condizione femminile e che accendono un po’ di luce sul nostro buio periodo storico.