“Il costo di un miracolo”, il corto della financial manager e produttrice esecutiva Sonia Giacometti

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Un altro ambizioso progetto per Sonia Giacometti, che la vede calarsi nella doppia veste di Produttrice esecutiva e Financial Manager del cortometraggio Il Costo di un miracolo, prodotto da ZTV Production con la regia di Sabina Pariante.

Una storia di forte impatto emotivo, con una narrazione che si lega all’esistenzialismo dell’anima interiore, che riflette sentimenti e condizioni di vita, nel contesto di uno spaccato di umanità contemporanea. Un’idea vera, con un cast di eccezione tra cui spicca Stefano Fresi, il cui successo è stato suggellato successivamente alla candidatura al David di Donatello come Miglior attore non protagonista, per la sua interpretazione nel film “Smetto quando voglio” nei panni di “Alberto”.

A coprodurre il corto la Settembre Produzioni, di Carla Finelli, di cui peraltro la Giacometti è anche socia, in collaborazione con Almas Produzioni, associazione che ha saputo sfruttare l’abilità da Financial Manager di Sonia, che proprio grazie al suo contributo, oggi collabora con le più interessanti realtà del settore.

Financial manager, co-produttrice, produttrice esecutiva: in qualunque maniera la si identifichi, Sonia Giacometti, Ceo di Progetto Territorio, ricopre già da più di tre anni un ruolo importante nel mondo del cinema nazionale e internazionale.

Serietà e soprattutto affidabilità, queste le sue caratteristiche. Qualcuno l’ha soprannominata la “fatina” del cinema perché grazie al suo meticoloso e determinato lavoro di ricerca e selezione di sponsorizzazioni e finanziamenti riesce a rende realtà le produzioni cinematografiche.

Sonia Giacometti inizia la sua carriera negli anni novanta, occupandosi di politica e crescendo professionalmente in un periodo particolarmente intenso, durante il quale si è occupata di ideazione e organizzazione di eventi, congressi e conferenze stampa. Un’esperienza che porta la Giacometti a lavorare per dieci anni nella segreteria generale di un patronato, l’ACAI.

Dopo tanta politica, però, ha sentito il bisogno di cambiare, ed è per questo che è approdata al mondo dello spettacolo e del cinema in particolare. Oggi si occupa di product placement, e dunque di trovare i fondi affinché un film possa essere lavorato e terminato, anche grazie alla collaborazione con professionisti del settore. Un ruolo certamente non facile, dove però ha potuto applicare quello che la politica le ha insegnato: la capacità di capire e scegliere il prodotto.

Sonia Giacometti è una professionista forte di una carriera pluridecennale nel grande e piccolo schermo, sia all’interno dei nostri confini che nel panorama europeo. Al suo attivo può vantare una copiosa filmografia, culminata recentemente con la realizzazione del cortometraggio “L’Italia chiamò” diretto da Alessio Di Cosimo e con la partecipazione di Alessandro Haber e Valentina Perrella, opera filmata nel 2020 ma che non ha ancora terminato di riscuotere consensi e prestigiosi riconoscimenti di caratura nazionale ed internazionale come al Festival Internazionale del Cinema di Ferrara e al Festival del Cinema di Napoli, solo per citarne alcuni.

Il cortometraggio racconta la storia di Aldo, interpretato da Alessandro Haber, un uomo di 78 anni che durante la quarantena ha perso sua moglie, ammalata di Coronavirus; da quel momento Aldo è rimasto chiuso in casa continuando il lockdown anche dopo la fine delle restrizioni imposte dal Governo.

Coinvolta in diversi progetti in qualità di Project e Financial Manager cinematografica, Sonia Giacometti ricopre un ruolo importante anche nei rapporti con le istituzioni: utilizzando abilmente il suo know how, sa infatti creare legami tra quest’ultime e le produzioni sia del piccolo che del grande schermo, come “Don Matteo” e “Nati 2 volte”, e produzioni come “Copperman” con Luca Argentero, “Mamma qui comando io” di Federico Moccia.

Come Excecutive Producer della Settembre Produzione di Carla Finelli, ancora una volta in collaborazione con la ZTV Production, nonché con la A World With a View di Christine Reinhold, ha realizzato il cortometraggio “L’Inganno”, scritto e diretto da Alessandro Haber che racconta del “dramma” della pandemia e dell’indossare le mascherine sanitarie. Grazie alla Location Manager Francesca Guidi e a Sonia Giacometti, il corto viene girato nelle Marche, in particolare la produzione ha individuato nell’unicità del Comune di Gradara la location ideale dove ambientare la storia toccante.

Nel 2020, come Financial Manager della Settembre Produzioni, è impegnata in altri due progetti: il lungometraggio “Bocche Inutili”, il film di Claudio Uberti girato nel carpigiano, in particolare presso l’ex Campo di Fossoli e presso il Balsamico Village dell’Acetaia De Nigris 1889, e il primo lungometraggio del regista e sceneggiatore Alessio Di Cosimo, “Generazione di Fenomeni”; una storia tutta on the road che mette in scena l’incontro tra due generazioni.

“Bocche inutili” è la storia corale di un gruppo di donne ebree durante il nazi-fascismo, che transitano dal Campo di Fossoli per finire nel famigerato lager di Ravensbrück: una storia di finzione, ma ispirata a fatti veri e testimonianze reali e documentate di sopravvissute.

Eccellente il cast, che vanta professioniste come Margot Sikabonyi, Lorenza Indovina, Morena Gentile, Nina Torresi, Patrizia Loreti, Anna Gargano e Lavinia Cipriani.

Prodotto da Lucere Film, WellSee, Rai Cinema, in associazione con Mg Production, Lorebea Film Production, Ztv Production, Scrigno Production, anche grazie alla Financial Manager Sonia Giacometti, oltre ad aver ottenuto il contributo della “Emilia-Romagna Film Commission”, Bocche Inutili è stato sostenuto da varie realtà economiche, locali e non, quali l’Azienda De Nigris (Balsamico Village), CMB, Bper Banca, Global Solution Srl, Fourghetti srl, AIMAG, Farmacia per te, Autovia, Fondazione per la qualità di vita, Solution Bank.

Mentre “Generazione di Fenomeni”, prodotto da Settembre Produzione, in coproduzione con la 102 Distribution, un film Rai realizzato grazie al contributo di MIBACT e della Film Commission Umbria, è un a storia on the road che si svolge fra Roma e le Marche. Narra la vicenda di un nonno che, insieme ad altri anziani, compie un viaggio con il nipote per trasmettere il coraggio della sua generazione al nipote; passare il testimone ad uno dei tanti giovani di oggi che non ha la felicità ma che non fa nulla per cercarla.

Il film vuole essere un tributo, un riconoscimento al valore della generazione che ha contribuito a fare grande il nostro Paese, lottando per gli ideali.

Nel 2021, ha partecipato al BLOODY FESTIVAL ROMA in qualità di giurato per la sezione cortometraggi, insieme alla produttrice Carla Finelli, il regista e sceneggiatore Giovanni Galletta, il pittore Roberto Russo, la make-up artist Isabella Morelli, lo scenografo Arturo Andreoli e gli attori Eleonora Pariante, Giulio Neglia e Claudio Collevecchio.

Sempre nel 2021, è stata Produttrice esecutiva del cortometraggio “Lena”, prodotto da Nicola Pistoia, anche soggettista, sceneggiatore, attore, con la coproduzione di “Settembre Produzioni”.