“Nero” dall’oscurità alla luce nei versi di Massimo Triolo

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Lo scrittore e poeta Massimo Triolo è irrefrenabile. Sono tante le sue pubblicazioni prodotte di questi tempi, che spaziano dalla prosa alla poesia. L’ultima è Nero, una silloge poetica uscita di recente per i tipi di Nulla Die, casa editrice con la quale Triolo collabora ormai da anni.

Come in altre raccolte dell’Autore, troviamo un gergo ricercato che si unisce a una intensa visceralità emotiva. I versi di Triolo sono a tratti lirici, sofferenti e spettrali, in grado di parlare da vicino al nostro io più intimo, che non può che essere scosso da una poetica che ha strettamente a vedere col dolore dell’uomo e del cosmo intero. Da qui “Nero”, nel senso di un lutto identitario che nasce da un vissuto complicato, ma anche da un presente senza punti fermi. È così che l’essere umano si ritrova immerso in un vuoto difficile da colmare, anche se eppure una speranza di rinascita esiste sempre, speranza che si avverte in certe poesie dello scrittore, che così passa repentinamente dall’oscurità alla luce.

“Questa natura è visibilio di incarnate forme,/ cuspidi di luce le suscitano/ dalle costole della terra al grembo del cielo./ Radiale amore, deposte le colpe/ mi mostra solo incendi di fiori/ e larvate tenerezze in equilibrio sui venti./ Io ora apprendo il suo canto d’ala,/ il suo vibrare diffuso/ come un concerto di stelle nella notte.”

Qualche verso iniziale dalla lirica “Vita”, per assaporare la poetica dell’Autore, composta da immagini potenti, che hanno a che vedere con lo spirito come con la carne, riuscendo a costruire atmosfere che stanno tra la realtà e il sogno, in qualche modo mitiche e ataviche. In questo modo dimostra come la sua immensa fantasia può accostarsi ai temi più scottanti e delicati della realtà, riuscendo a dipingere sentimenti, ma anche rilevanti temi sociali. In questo senso la poesia di Triolo è politica, ma non politica nel senso partitico, nel senso di volere offrire spunti valoriali, denunciando le incurie del mondo.

Una raccolta da leggere Nero, questo per scoprire la poetica di una delle voci letterarie più interessanti del momento e per lasciarsi trasportare all’interno del suo universo lirico, ricco di emozioni e spunti filosofici.

Qualche verso iniziale dalla lirica “Vita”, per assaporare la poetica dell’Autore, composta da immagini potenti, che hanno a che vedere con lo spirito come con la carne, riuscendo a costruire atmosfere che stanno tra la realtà e il sogno, in qualche modo mitiche e ataviche. In questo modo dimostra come la sua immensa fantasia può accostarsi ai temi più scottanti e delicati della realtà, riuscendo a dipingere sentimenti, ma anche rilevanti temi sociali. In questo senso la poesia di Triolo è politica, ma non politica nel senso partitico, nel senso di volere offrire spunti valoriali, denunciando le incurie del mondo.

Una raccolta da leggere Nero, questo per scoprire la poetica di una delle voci letterarie più interessanti del momento e per lasciarsi trasportare all’interno del suo universo lirico, ricco di emozioni e spunti filosofici.