Uno sguardo delicato e poetico su argomenti complessi e dibattuti in cui morale ed empatia con la sofferenza non sempre trovano vie di conciliazione, in “Pappo e Bucco” di Antonio Losito, presentato alla Mostra di Venezia dello scorso anno e tornato in laguna durante l’ultima edizione, aggiudicandosi il Premio Città del Cortometraggio assegnato dal Social World Film Festival.
Prodotta da Gemini Movie e distribuita da Siberia Distribution, l’ultima fatica del regista adriese – ex assistente di Mimmo Calopresti ed Enzo Garinei, suo insegnante presso l’Accademia d’arte drammatica Ribalte – affronta la malattia e l’eutanasia raccontando una sofferenza privata in maniera delicata e toccante, e rifiutando tanto facili giudizi morali quanto polemici riferimenti all’attualità.
Protagonisti del film Massimo Dapporto e Augusto Zucchi, rispettivamente Aldo ed Elia, due ex clown che da anni vivono insieme in una casa di campagna isolata, lontano da tutti, soprattutto dal pubblico di grandi e piccini che hanno divertito per tanto tempo nei panni di Pappo e Bucco. Aldo chiede da tempo ad Elia di aiutarlo a smettere di soffrire per il suo male senza scampo, mentre Elia cerca in tutti i modi di dissuaderlo, fino a quando si rende conto che la situazione è più grave di quel che pensa. “L’idea è nata dalla voglia di raccontare la storia di un clown – ci ha detto Losito – figura che mi ha sempre affascinato. All’inizio la storia avrebbe dovuto avere come protagonista un singolo personaggio; infatti il secondo è stato aggiunto in fase di scrittura. Desideravo trattare il tema della malattia per una mia sensibilità personale”.
Fondamentale per rendere al meglio l’argomento, il contributo dei protagonisti. Zucchi era già stato diretto dal regista nel corto “La trappola”, mentre Dapporto è stato scelto da Losito dopo la sua performance teatrale in “Un borghese piccolo piccolo”.
“All’inizio ero imbarazzato a dover dirigere due grandissimi attori che avrebbero dovuto dirigere me; ma la loro immensa professionalità ha fatto in modo che si mettessero nelle mie mani con umiltà, chiedendomi di dire loro ciò che avrebbero dovuto fare. Da quel momento sono andato per la mia strada dirigendoli come avrei fatto con qualsiasi interprete esordiente. La loro bravura ha arricchito di molto la storia”. Il ritorno a Venezia è stato importante per Losito. L’anteprima alla Mostra dello scorso anno assieme a Dapporto ha infatti dato il via ad una serie di riconoscimenti in Italia e all’estero, tra cui il Premio “Diari di Cineclub” del Lunigiana Cinema Festival e i Premi Miglior Cortometraggio Italiano e Miglior Attore, andato a Dapporto e Zucchi, al Quercia Film Festival. “Pappo e Bucco” sarà presentato il 23 settembre (ore 20.30) al Nuovo Cinema Aquila di Roma dal regista con Dapporto, Zucchi e Roberto D’Alessandro, che interpreta il parroco del paese. Losito tornerà nella sua regione per la decima edizione del festival internazionale Metricamente Corto, in programma dall’1 al 9 ottobre presso il Centro Culturale Aldo Rossi di Borgoricco (Padova). Il film è stato infatti inserito nella selezione ufficiale della manifestazione.