MIA Avella: porta di accesso per la visita al territorio. Viaggio dal reale al virtuale

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Mia Avella

“Ho riversato tutto l’amore per la mia terra in questo progetto, affinché tutti potessero guardare il nostro Paese con i miei stessi occhi. Questa opera è la risposta a tanti perché. Perché amo il mio Paese, perché sono orgoglioso di rappresentare questa comunità, perché voglio continuare a lavorare affinché sia riconosciuto il valore del patrimonio artistico e turistico di Avella e dell’Irpinia tutta.”

Sono queste le parole del Presidente Biancardi alla vigilia dell’inaugurazione del MIA Avella. Un salto nel tempo, cercando la “normalità” nello straordinario, riconoscerla e metterla in luce, conservare la storia, darle identità, raccontarla, renderla patrimonio fruibile a tutti, esprimere e rappresentare i valori di oggi che possano diventare memoria domani, affinché anche l’Irpinia possa essere al passo con tutte le altre realtà turistiche nazionali.

Sale espositive tradizionali ma anche immersive tridimensionali. Dall’età del rame e del bronzo, alla colonizzazione greca fino all’età romana e all’epoca moderna attraverso il Medioevo. Avella punta sull’offerta turistica, sulla storia e sulla cultura, inaugurando per quattro giornate presso il Palazzo Baronale una nuova sede museale: si tratta del MIA – Museo immersivo e archeologico, allestito da ETT, che si inserisce all’interno della piattaforma digitale Sistema Irpinia, per valorizzare il patrimonio artistico e paesaggistico della provincia e promuovere il territorio attraverso la messa a sistema dei suoi 118 comuni.

Il Museo è un vero e proprio gioiello, si snoda in un percorso articolato in nove sale, più una educational in grado di offrire esperienze di immersione a 360 gradi della storia di Avella. L’ Abella romana, il Medioevo arrivando all’800 e all’Avella moderna, grazie alle tecnologie di realtà estesa. Istallazioni multimediali, Realtà virtuale e proiezioni grafiche, accompagnano la narrazione rendendoci parte integrante dell’experience.

 Il taglio del nastro si è tenuto grazie alla figura di Domenico Biancardi Sindaco di Avella e Presidente della Provincia di Avellino e Francesca Casule, soprintendente ABAP Salerno e Avellino. L’inaugurazione del MIA costituisce il primo evento di portata storico-culturale, Nazionale oltre che Regionale e Provinciale nell’ambito del piano di valorizzazione territoriale nominato Sistema Irpinia. Obiettivo della piattaforma è quello di rappresentare e rafforzare l’identità socio-economica, storico-artistica e patrimoniale dei territori Avellinesi. La Piattaforma sarà anche arricchita da una struttura redazionale per diventare sempre più sensibile alle esigenze turistiche e culturali dei visitatori.

Grazie alle nuove tecnologie di ETT, alle tecniche immersive e alla profonda conoscenza della storia del territorio viene data ai visitatori la possibilità di immedesimarsi con eventi e protagonisti dalle diverse epoche, tematizzate in ciascuna delle nove sale. Uno storytelling innovativo, che coinvolge per ricordare e grazie al quale, partendo dall’evoluzione topografica della città, vengono tematizzate le origini e i primi insediamenti. Complice anche la tecnica di proiezione evoluta del video projection mapping che trasforma ogni tipo di superficie in un display dinamico.

“Abbiamo un’esposizione di 1500 mq, c’è un’ampia tecnologia all’interno e naturalmente qui si valuta il sistema Irpinia, perché tutto quello che stiamo portando avanti deve servire ad un processo di messa in rete con il sistema. Quello che cerchiamo di fare qui ad Avella, deve aprire le porte all’Irpinia, per cui dobbiamo poi far capire ai visitatori che dopo Avella c’è tutto il resto

Il Presidente Biancardi si dice orgoglioso del lavoro realizzato, “Avella custodisce uno scrigno di tesori che va assolutamente visitato. Ora si aggiunge il Museo Immersivo e Archeologico che costituisce un fiore all’occhiello per la comunità locale e per l’intera provincia di Avellino”. Un progetto che definisce, un vero e proprio “atto di normalità”, scelte e azioni al servizio sia della crescita della comunità sul piano sociale e culturale, sia dello sviluppo delle attività economiche e produttive. “Fare Rete”, nella bellezza di vedere nascere e crescere progetti garantendo continuità e costante aggiornamento. La vera sfida del Presidente Biancardi sembra essere quella di diffondere e radicare in primis questo mindset , Humus attraverso cui rendere fertile l’intero territorio.