La stagione televisiva che si avvia a conclusione ha regalato, tra le varie novità, un esperimento interessante, su cui sarebbe il caso di insistere: la prima trasmissione interattiva nella storia della televisione.
Il programma in questione è I Lunatici, condotto su Rai2 da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, già da tempo i signori della notte di Rai Radio2.
Arduini e Di Ciancio sono stati in grado di creare una community nel popolo delle ore piccole che, grazie a loro, diventa protagonista, smettendo di essere semplice ascoltatore o telespettatore.
I Lunatici in tv hanno dimostrato tante cose. Che sperimentare è possibile. Che la visual radio può guardare al futuro senza dimenticare o calpestare il passato. E che il servizio pubblico, soprattutto di notte, può aprire le proprie porte alla gente. Ascoltarne le storie, condividerne le gioie o i dolori. Tra le centinaia di telefonate che I Lunatici ricevono ogni notte c’è di tutto.
Ogni fascia anagrafica, ogni città, ogni regione. Ci sono studenti universitari che condividono l’ansia per un esame alle porte. Anziani soli che ringraziano per una compagnia finalmente viva e in diretta. Giovani e anziani. Genitori e figli. Nonni e nipoti. Tutti desiderosi di ascoltare e, quando è il caso, di farsi ascoltare.
I Lunatici di Radio2 e Rai2 è un format che andrebbe studiato. Che certamente qualcuno cercherà di copiare. E che bisogna osservare con gioia e fiducia. Perché nell’era dei vip e degli influencer parla finalmente il Paese reale. Che è molto meglio di come spesso tendiamo a dipingerlo.
