La collettiva “In breve”, un nuovo modo di osservare il mondo

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Luca Vernizzi, Marcello Veneziani scrive, 2014, tempera su tela, cm 60x70

Ecco «una felice ripresa della vita accompagnata dalla cultura», per citare le parole di quattro pittori che esporranno le loro opere in una mostra tanto attesa, almeno un anno e mezzo.

Era gennaio 2020 quando vedemmo l’ultima volta Luca Vernizzi, Antonio Laglia e Gianluca Tedaldi (insieme a Francesco Sciaccaluga, Giovanni Dradi, Andrei Maksimjuk, Alberto Ziveri, Celestino Ferraresi) in quella collettiva milanese intitolata Attualità della pittura di nudo fra Milano e Roma alla quale avrebbe dovuto far seguito una mostra “cugina” a Roma in breve in ogni senso, sia cronologico che di formato. Poi è successo quel che è successo.

Ed ora eccoci qui, a Roma, un anno e mezzo dopo, con Luca Vernizzi, Antonio Laglia e Gianluca Tedaldi più Giorgio Petraglia, in una collettiva appunto In breve che col tempo si è ampliata: le opere, dal piccolo formato iniziale, sono cresciute in Piccolo e medio formato in uno spazio espositivo che si è anch’esso ampliato rispetto a prima (Art G.A.P. Modern & Contemporary Art, via di Santa Maria in Monticelli 66, Roma, inaugurazione sabato 12 giugno e fino al 25), con dipinti non sempre di piccole dimensioni che spiegano meglio delle parole il senso di questa mostra, perché nessuna spiegazione può far meglio del figurativo in pittura.

Tre/quattro opere a testa per quattro artisti, su carta, su tela, a olio e a tempera, ritratti (come il ritratto di Marcello Veneziani di Luca Vernizzi) e paesaggi: figure, luoghi, situazioni che danno un senso all’osservazione del mondo, auspicabilmente inedito perché generato anche da questo flagello. Una brevissima riflessione corale dei “magnifici quattro” ci introduce alla mostra: si intitola I Contrattempi, che sono (anche) quegli ostacoli in cui ci imbattiamo vivendo e da cui spicchiamo il salto per andare oltre, diversi e aumentati di umanità, come aumentata lo è diventata questa mostra.