Ndo Cojo cojo, l’ultimo scritto inedito di Gigi Proietti

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Ha dato voce allโ€™anima piรน nobile e popolare della romanitร , interpretandola nelle molte sfaccettature e nei tratti di universalitร . Le sue performance restituivano un universo umano variegato, narrato con la forza e la potenza di una genialitร  artistica innata; qualitร  che lo ha reso uno dei capiscuola piรน amati dello spettacolo italiano.

Gigi Proietti, a sei mesi dalla scomparsa, rivive in uno scritto che Rizzoli dato alla stampa oggi, dal titolo Ndo cojo cojo, raccolta di appunti, pensieri, sonetti, canovacci, mai venuti alla luce, ma preziosi nel testimoniare la ricca sensibilitร  di un grande poeta della romanitร . Un materiale inedito che i familiari hanno deciso di condividere con un vastissimo pubblico.

โ€œLโ€™idea della raccolta nasce dal romanzo che mio padre stava scrivendo โ€“ ha raccontato la figlia Carlotta โ€“ rimasto incompiuto. Con lโ€™editore abbiamo messo assieme i sonetti e altri scritti: poesie, riflessioni e appunti di ogni tipo. Ci siamo chiesti piรน volte cosa fare di questo piccolo tesoro, finchรฉ abbiamo preso la coraggiosa decisione di portarlo alla luce e farne una pubblicazione. Mia madre Sagitta รจ andata a cercare in giro tutti i pezzi del puzzle, perchรฉ papร  scriveva dappertutto: su quaderni, riviste e giornaliโ€.

Ndo cojo cojo รจ il titolo della raccolta di storie a cui Proietti stava lavorando, collocate in apertura al volume. Tra queste le simpatiche avventure del barista Er Ciofeca, protagonista suo malgrado di cronache romane agre, tra dialoghi stralunati nel suo locale o in coda dal barbieretto. A illustrarli i disegni della figlia Susanna, alternati ad altri schizzi realizzati dallo stesso artista.

Recitati in eventi pubblici o rimasti nei quaderni che Proietti portava con sรฉ sul set o in camerino, i sonetti toccano tra ironia e sentimento argomenti a lui cari. Il teatro, la politica e lโ€™amata cittร  di Roma; ma ve ne sono altri che omaggiano gli amici Luigi Magni, Vittorio Gassman e Nicola Piovani. Presente nella raccolta anche il celebre Ad Alberto, letto ai funerali di Sordi il 27 febbraio 2003 in Piazza San Giovanni, di fronte a 250mila persone.

โ€œCredo che papร  fosse il romano tipico, come tanti della sua generazione โ€“ prosegue Carlotta Proietti – con la battuta pronta, una capacitร  di sintesi incredibile e quella sorta di ironia tanto graffiante quanto lieve della romanitร  verace. Ha sempre usato la forma poetica del sonetto per esprimersi, sfogarsi ed esternare pensieri e opinioni rispetto ai fatti di cronaca; e questo lo ha distinto, diventando un suo tratto caratteristicoโ€.

In calce al volume, unโ€™amara Riflessione sul presente e sul futuroscritta dallโ€™artista durante il primo lockdown, che ha il sapore di una toccante uscita di scena.