Speravo de morì prima la serie su Francesco Totti

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Speravo de morì prima era un titolo che ci preoccupava. C’era la paura, infatti, di esclamare questa frase durante la fiction che racconta gli ultimi anni della carriera di Francesco Totti. E invece la fiction di Sky Atlantic, che vede Pietro Castellitto nei panni del Capitano, piace. E pare piacere anche a chi romanista non è.

Speravo de morì prima, tratta da Un Capitano autobiografia che Francesco Totti ha realizzato insieme al giornalista Paolo Condò, è andata liscia e altre 4 puntate fanno crescere la nostra curiosità di sapere come si svilupperà la sceneggiatura realizzata da Stefano Bises e Michele Astori (la regia è di Luca Ribuoli).

La fiction vede un Pietro Castellitto protagonista al fianco della signora Totti Ilary Blasi interpretata da Greta Scarano. Castellitto jr non è un fortunato figlio di papà. Guardando la fiction ci si rende subito conto che l’attore si è fatto un gran mazzo per emulare Totti (di cui si dichiara tifoso). La parlata biascicata tipica di Francesco Totti viene replicata alla perfezione senza sembrare una imitazione. Castellitto è credibile così come lo è la Scarano. L’attrice che interpreta Ilary Blasi è un’altra che ha studiato alla perfezione il suo personaggio. Incisiva quando deve incalzare il marito a non tirarsi indietro davanti alle angherie sportive che gli riserva Luciano Spalletti alias Gianmarco Tognazzi. Più che alla Scarano, agli sceneggiatori possiamo imputare (poco però), di aver reso praticamente nulli (almeno nelle prime due puntate), gli episodi coatti nella vita della coppia cosa che, nella realtà, i Totti non hanno mai nascosto.

In ogni buona storia c’è sempre un cattivo e in Speravo de morì prima (titolo che trae origine da uno striscione comparso all’Olimpico nel giorno dell’ultima partita del Capitano), Tognazzi, che riveste il ruolo di Spalletti appunto, interpreta perfettamente un mister carogna che vuole vendicarsi di Totti lasciandolo sempre ai margini della squadra. Tognazzi è sublime. È uguale in tutto e per tutto allo Spalletti disegnato da Totti nel suo libro (ovviamente la narrazione è di parte e il vero Luciano Spalletti non starà facendo i salti di gioia).

Speravo de morì prima è sì partigiana ma qualche elemento di autocritica lo fa. Proprio come quando Totti dice di aver fatto una mezza cavolata nell’aver rilasciato una pesante intervista al Tg1 contro la società Roma.

Un’altra menzione speciale se la merita Monica Guerritore nei panni della signora Fiorella Totti, madre di Francesco, una donna appassionata e innamoratissima del figlio capace di far bestemmiare persino il prete romanista (interpretato in un cameo da Paolo Calabresi già storico romanista in Boris nel ruolo di Biascica che chiamò uno dei suoi figli proprio FrancescoTotti tutto attaccato).

Morti non siamo morti dopo le prime due puntate della fiction Speravo de morì prima; ci auguriamo, dunque, di restar vivi per goderci le altre quattro puntate.