La diretta Facebook di CulturaIdentità con un grande attore e doppiatore italiano, considerata la voce più sexy di Italia: Luca Ward.
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I rapporti all’epoca dei social e del coronavirus. “No all’onnipresenza su fb, meglio guardare un buon film. Non dovevo dirglielo io, agli italiani, di restare a casa: sono sufficientemente maturi per capirlo. Non andrà tutto bene per niente: la speranza per il futuro c’è, ma per l’Italia è stato un disastro”.
“A che servono gli addominali? Io mando messaggi vocali. Quando in aereo smisi di parlare in romanesco e parlai con la voce di Russell Crowe. E la hostess…“
Quarant’anni di doppiaggio. “Agli inizi ero una pippa! Il doppiaggio era una macchina infernale. Invece mia figlia, che fa il mio stesso lavoro, è una vera Formula 1“.
In Italia gli artisti sono completamente dimenticati. “Quanti sono i teatri che potranno riaprire? Non si può andare in scena con 200 spettatori”.
C’è un rischio di rivolta sociale? “Gli italiani non sono dei rivoluzionari, contrariamente ai francesi. Ma sanno trovare soluzioni alternative. Il problema alla fine sarà l’impoverimento sociale, con conseguenti stati di depressione. Ma in Europa gli italiani sono i più forti. Se non fosse per la burocrazia”.
Sicurezza: controllano i runner ma non fanno piazza pulita degli spacciatori. L’aggressione all’inviato di Striscia la notizia. “In gioventù sono stato un antidroga per eccellenza, ma Brumotti ha fegato. Io stesso vedo quello che succede nelle città d’Italia nei pressi delle stazioni, la notte. Se lo spaccio è così aumentato, vuol dire che la richiesta è altissima. Lo Stato deve fare campagna di informazione contro l’uso della droga e sulla sua pericolosità: perché lo Stato non fa più di questi spot?“
