Lindo Ferretti, il tempo ritrovato fra le cose visibili e invisibili

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Giovanni Lindo Ferretti rompe il silenzio e torna con due brani che fanno riflettere. Un silenzio interrotto dall’uscita di Ora seguita dopo poco più di un mese da Mal’aria ed entrambi i brani sono stati ispirati dalla situazione che stiamo vivendo.

Non il tempo perduto, il tempo ritrovato: con questi versi inizia il testo di Ora, più che una canzone,una video preghiera che riporta le riflessioni dell’artista emiliano. La parte con testo si trova all’inizio e alla fine della traccia che ha un sound decisamente anni 80 con il basso molto presente, a ricordare lo stile post punk degli esordi. Ha dato da discutere il suo riferimento a Fazio citato in tutti da Fabio Fazio la domenica sera, sussurrato alla fine della prima strofa. Come molti fedeli Ferretti si è interrogato sulle parole del Santo Padre che forse in maniera del tutto inadeguata ha deciso di citare il conduttore milionario della Rai.

Mal’aria, invece, voleva essere una canzone che invece si trasforma in un mix di musiche, parolebraccontate e interferenze elettroniche. Emoticon, I like e Pandemia, così recita il ritornello e ancora: mani che non toccano, parole che non fiatano, occhi schermati mascherine guanti, corpi obsoleti ingombranti.

I versi di Ferretti sono poesia e non mancano, come spesso accade nelle sue ultime produzioni, le citazioni liturgiche: le cose visibili ed invisibili.

“Di questo testo avrei voluto farne canzone, da saltare e sbracciarsi e sudare sputacchiando (ops!) ne è uscita una cosa malsana giusto specchio di giorni in cui il lavoro a distanza, da casa, viene imposto e osannato ma ci sono cose che non si possono fare in solitudine né da postazione: l’amore o anche semplicemente certe canzoni”.

Intervistato sulle pagine di Panorama, Ferretti si racconta e in seguito annuncia che sono in arrivo un libro e un nuovo video, Ora II, che come il primo intende essere una preghiera, più che una canzone. È infatti risaputo che l’ex leader dei CCCP e dei CSI abbia ritrovato una seconda vita in Abruzzo dove nei cavalli e nella montagna, insieme alla fede, sposa la sua felicità, il suo mondo e la sua dimensione, pur non smettendo mai di cantare le sue canzoni.

«Il Papa che cita Fazio l’ho trovato imbarazzante. Si reggono cose tremende poi un’inezia ti distrugge. Si riaprono le librerie perché allietano l’anima, ma le chiese ben chiuse che l’inquietano», in riferimento al passaggio in cui canta «Tutti da Fabio Fazio la domenica sera».

Ferretti vede nella necessità della tecnologia una minaccia e non crede che potrà venir fuori qualcosa di buono da un mondo che vede mobilità e socialità come una minaccia. Da Cerreto Alpi avverte che in posti come quelli non esistono molte cassa integrazioni e “quando finirà questa sospensione non sarà possibile tornare a prima, è un tempo sconosciuto”.