La diretta di CulturaIdentità: ospite Marco Gervasoni

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Nella consueta diretta Facebook di oggi, Edoardo Sylos Labini, editore e fondatore di CulturaIdentità, con Marco Gervasoni, storico, docente universitario, hanno lanciato l’appello ai leader dell’opposizione Giorgia Meloni e Matteo Salvini affinchè chiamino  presto la piazza contro le decisioni di questo Governo.

La task forse (sottolineiamo: non parlamentare) del Conte bis ha partorito un topolino: la politica demanda e non decide.

Cosa sarà di noi? Cosa sarà del mondo produttivo? Le aziende rischiano di essere svendute allo straniero, basti pensare al precedente delle privatizzazioni “alla sovietica” (cioè la svendita agli amici) degli anni Novanta, seguita da Tangentopoli e dall’introduzione dell’euro: un vero e proprio disegno politico economico di svendita, come disse Craxi nel celebre discorso alla Camera del 1992. Tangentopoli? Non è stato altro che l’eliminazione di una classe politica scomoda, per aprire la strada a Prodi, Ciampi che avrebbe realizzato l’euro che ci ha distrutto.

Complottismo? No. Pensiamo ai tempi attuali, alla pandemia: il virus nasce nei laboratori? Probabilmente sì: certo, l’obiettivo non era l’Italia, ma sicuramente nel nostro Paese una serie di figure politiche molto traballanti in era pre coronavirus ora sono diventati i salvatori della patria.

Anche gli altri paesi hanno adottato il lockdown, ma nessuno come il nostro, un modello cinese che andava contestato all’inizio e  di cui ora vediamo gli effetti: non possiamo nemmeno uscire di casa per andare a trovare la fidanzata!

Esortiamo allora l’opposizione ad essere molto , molto più dura nel contrasto a questo “regimetto” che (non) ci governa: il 25 aprile hanno sventolato la bandiera rossa nel silenzio dei media mainstream, sono stati fatti dei veri e propri assembramenti di piazza in barba ai divieti, mentre il resto della popolazione obbediva al diktat di governo e se ne stava chiusa in casa. Allora diciamo basta, diamo una sveglia all’opposizione e scendiamo in piazza anche noi: disobbediamo pacificamente, esercitiamo il diritto di resistenza a un governo che ci priva della nostra libertà. Facciamoci sentire. 

4 Commenti

  1. Se il peggior regime, insegnava Silone, è quello che si ignora, allora acquisire la (pur tardiva) consapevolezza dei totalitarismi di Giuseppi significa che la situazione sta migliorando… Dando per certo che se fossero state “le destre”ad imporci certi irricevibili diktat, avremmo guerra civile e blindati nelle piazze, credo sia l’ora di svegliare questo Icaro de’ noantri: il problema non è se si schianta aerodinamicamente lui, ma se prima fa schiantare economicamente noi.

  2. Ottima idea. Poi però chi si ammala di COVID 19 si paghi le cure da solo.

  3. Non solo sollecitiamo le forze politiche di opposizione a organizzare la protesta contro questo governo di incapaci pericolosi, ma ci chiediamo come mai dobbiamo suggerire una iniziativa come questa che dovrebbe essere la naturale conseguenza dei vani tentativi di collaborazione messi in atto dal cdx e dall’esautorazione
    del Parlamento.
    Sul territorio si stanno realizzando iniziative (penso per es. all’UNARIF nata a Terni) che intendono organizzare ed indirizzare la protesta e la proposta dei cittadini, i quali non vogliono abdicare in nessun modo e per nessun motivo al diritto di esercitare la loro sovranità, anzi la rivendicano con forza e determinazione.
    La comunicazione prevalente è “allineata” al potere e non darà visibilità e pubblicità alla crescente volontà di reagire degli italiani e di riappropriarsi della dignità e delle libertà sottratte, quindi occorre farlo scegliendo modi pacifici e alternativi

  4. La mia famiglia,siamo in Toscana da oggi ritorniamo a fare la vita normale, con le dovute precauzioni. Basta sottostare a chi non abbiamo mai,mai votato che decide per tutti. Al nostro balcone da 15 gg. abbiamo esposto NO DITTATURA. A 75 anni posso e voglio fare nelle regole ma una vita normale, e da stamani con un amico sono ritornato a camminare per 90 minuti. BASTAAAA svegliamoci bisogna andare a Roma davanti al parlamento ora inutilizzato. Se al governo ci fosse stato il centrodestra la vita non sarebbe stata così pacifica.
    GRAZIE

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