In questo momento apocalittico un piano Marshall per la cultura e il turismo rappresenta, a mio parere, l’unica base di partenza praticabile per risollevare le sorti, ora segnate, di un settore che con il suo indotto incide in maniera non indifferente sulla ricchezza della nazione, dal momento che la filiera culturale genera 90 miliardi di Prodotto Interno Lordo.
Ribaltiamo dunque, in questo momento drammatico, il precedente modo di pensare liberale: laddove non possono i privati, intervenga lo Stato.
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