CulturaIdentità: un’iniezione di materia grigia in un periodo delirante!

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La quarantena spegne lo “spirito guerrier ch’entro ti rugge”? Il rispetto delle disposizioni ministeriali anti Covid-19 ti fa marcire “nella femminea pace”? La situazione è grave ma deprimersi non migliorerà le cose.

Al diavolo la TV che gioca a terrorizzarti parlando di morte, che ti fa sentire eroe per il semplice fatto di stare chiuso in casa, aspettando che la pandemia passi. Non sei stanco di esser torchiato incessantemente da un lessico da terza guerra mondiale? Di sentir parlare a sproposito di prime linee, di nemici invisibili, di trincee? Hai capito o no che è in atto una guerra mediatica? Al diavolo pure i complottisti da tastiera ed i virologi di Facebook. Inutile fare il pieno di serie TV e spazzatura americana varia. Roba che ti rimbambisce e spegne la tua capacità di andare in profondità. Solo chi rimane davvero lucido è consapevole del grande imbroglio che ci vuole schiavi ubbidienti. La libertà non viene dal nulla. Solo chi si è sforzato di mantenere lo spirito puro ed integro ha gli occhi abbastanza aperti per comprendere l’operazione di stravolgimento valoriale che i media stanno operando e per esser pienamente consapevole della sistematica omissione selettiva delle notizie, finalizzata ad influenzare l’opinione pubblica. Il problema oggi, è che anche buona parte dell’informazione e della cultura cosiddetta alternativa è controllata.  Pare antisistemica ma non lo è affatto. E’ una trappola per le allodole, messa lì per screditare e declassificare ogni possibile forma di dissenso. Mescolano verità e menzogna per creare confusione e controllarci come burattini.

In questa palude che è la cultura di regime, una voce libera ed anticonformista esite e si chiama CulturaIdentità. Una associazione che ha come scopo la difesa, la promozione e la diffusione dell’Identità italiana e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e artistico e che con notevoli sforzi, ha creato un mensile di 32 pagine “#CulturaIdentità”, fondato da Edoardo Sylos Labini e diretto da Alessandro Sansoni. Viene distribuito in tutt’Italia in allegato al quotidiano Il Giornale al prezzo di 1 euro (ma acquistabile anche separatamente). Un fenomeno sociale e culturale, più che semplice mensile, capace di una forza critica esplosiva, irriverente e senza censura. CulturaIdentità concede libero sfogo a giornalisti e studiosi fuori dagli schemi, come: Vittorio Sgarbi, Giordano Bruno Guerri, Giampaolo Rossi, Pietrangelo Buttafuoco, Diego Fusaro, Angelo Mellone, Alessandro Meluzzi, Nino Spirlì, Laura Tecce, Marcello de Angelis e tanti altri. Quando ti capiterà di avere tanto tempo a disposizione, come in questo periodo? Raccomandiamo di impiegare questo tempo in modo proficuo. Vale la pena di prepararsi con zelo al tempo che viene, leggendo qualcosa che contribuisca a stimolare l’intelletto!

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CulturaIdentità non è la solita carta straccia nel solco del pensiero unico. Non cerca semplici lettori-consumatori, ma soggetti attivi desiderosi di leggere e di farsi leggere. E’ roba per gente che vuole uscire dalla noia dell’omologazione non limitandosi alla fruizione di notizie ma che al contrario ha scelto di intraprendere la strada più tortuosa, attraverso un processo di trasgressiva militanza culturale, che mira alla formazione di avanguardie del pensiero stimolate da voci tra loro diverse e persino contrapposte.

Ti senti insignificante? Ti senti un pesce fuor d’acqua? Il Covid-19 non durerà per sempre e la possibilità di creare un mondo nuovo, migliore, è dietro l’angolo, ma senza “uomini nuovi” nessun cambiamento si realizzerà! Incominciamo dalla cultura e cerchiamo di arricchire le nostre conoscenze, così da dotarci di un bagaglio di strumenti che al momento giusto, sapranno renderci all’altezza delle circostanze che tra non molto saremo chiamati ad affrontare.

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Fabrizio Fratus
Ha contribuito allo sviluppo di un dibattito scientifico e letterario sul neodarwinismo e la pornografia sviluppando diversi concetti antimodernisti e a favore dell’ideologia comunitarista basato sull’idea di un ritorno ad una vita sociale di tipo organicista in opposizione al modello dominante dell’individualismo, contribuisce a sviluppare un nuovo paradigma di vita comunitaria grazie alla decrescita felice, all’economia dell’autoconsumo partendo dal pensiero aristotelico in cui la famiglia è il centro della comunità. Si oppone fortemente al consumismo e al modello capitalista di tipo anglosassone. Convinto che presto vi sarà un ritorno al valore della famiglia naturale e alla vita comunitaria a causa della fine del ciclo economico denominato post-industriale. Sia la visione antidarwinista come quella sulla pornografia sono interpretazione per cui l’uomo viene condotto a una vita di tipo individualistica ed egoistica assolutamente da rigettare.