Neno, meglio star da soli…

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Le conseguenze che un tradimento può avere su una relazione sono al centro di Meglio star da soli, l’ultimo singolo di Neno, all’anagrafe Stefano Farinetti. “L’ho scritto per caso quest’estate, in un momento in cui avevo bisogno di un po’ di “leggerezza” in più nella mia vita sentimentale” racconta il cantautore. “È un pezzo che ha avuto una gestazione abbastanza lunga, prima di questa versione ce ne sono state parecchie altre che però abbiamo scartato”. Torinese, classe 1998, Neno è reduce dalla partecipazione al talent di Maria de Filippi.

Cosa ti ha spinto ad entrare nella scuola di Amici e cosa ti ha lasciato questa esperienza?

Sicuramente quello che mi ha spinto a prender parte al programma è stata la volontà di farmi ascoltare per cercare di creare un pubblico, ma anche per cercare di trovare qualcuno che mi aiutasse con il mio progetto artistico, considerando che i pezzi che ho fatto fino ad ora arrivano dalla “in cameretta” e che ho sempre lavorato per riuscire a pagarmi la musica. Amici mi ha fatto crescere, mi ha fatto conoscere ed insegnato ad affrontare i miei punti deboli, così come i miei punti di forza.

Hai iniziato a cantare da bambino: cosa ti ha portato verso la musica?

Non so cosa mi abbia spinto verso la musica, so solo che ho sempre cantato ed è sempre stata l’unica cosa che avrei voluto fare nella vita.

Di giorno musicista e studente e la sera cameriere. Quanto è stata dura arrivare al primo singolo?

In realtà credo che i sacrifici che si fanno per i propri sogni non siano mai abbastanza; dopo il liceo ho cercato di mettermi nella condizione di poter fare musica, per cui ho scelto un percorso di studi, quello in Scienze della comunicazione, che mi permettesse di ottenere una laurea perché volevo continuare a studiare. E’ qualcosa che comunque mi piace, ma al tempo stesso mi serviva qualcosa che mi lasciasse del tempo libero per andare in studio e per lavorare. Dopo il diploma mi sono trovato subito un lavoretto come cameriere nel ristorante di mia zia, che mi ha insegnato a servire i tavoli, poi mi sono spostato in un ristorantino più vicino a casa ed ho iniziato a lavorare tutti i weekend e a guadagnare dei soldi che spendevo quasi ed esclusivamente per pagarmi le produzioni dei pezzi. È stato un periodo impegnativo, però molto bello, che mi ha portato grandi soddisfazioni e di cui sono fiero. Ora spero che Amici mi dia la possibilità di fare della musica il mio lavoro.

C’è un posto dove nascono le tue canzoni?

Nascono quasi tutte nelle mie soste in macchina e poi le lavoro a casa, nella mia camera.

C’è qualcuno a cui di solito fai ascoltare i tuoi brani appena li componi?

Mi imbarazza molto far sentire i miei pezzi agli altri, per cui finché un pezzo non è finito tendo a non farlo ascoltare. Solitamente il primo a cui mando il brano chitarra e voce è il mio produttore.

Come ti piace immaginare il tuo futuro nella musica?

Vorrei fare dei concerti enormi, però so che è difficile. Ma ci in fondo crederci non costa nulla.