Al calar delle tenebre ritmi e suoni del Veneto letterario

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Itinerari per Scano Boa, lo spettacolo sul Veneto letterario

Quando calano le luci si accende lo spirito dei luoghi. Cominciano a risuonare muri, sassi e legni, voci sotterranee. Gli scrittori osservano e appuntano. Lo spettacolo Itinerari per Scano Boa di Fabio Gemo, con musiche di Roberto Tombesi e Corrado Corradi, è dedicato a Gian Antonio Cibotto e al suo Veneto letterario. Mercoledì 23 ottobre, alle 20.45, sarà messo in scena presso il Parco Etnografico di Rubano, a pochi minuti da Padova.

Uno spettacolo intimo e vivo, più vicino alle narrazioni tradizionali e ai racconti di una volta intorno al fuoco che al teatro a cui si è abituati. E proprio per questo profondamente coinvolgente. Itinerari per Scano Boa usa voce, strumenti e ritmi ispirati al paesaggio naturale e umano per ripercorrere la vita letteraria dello scrittore e scoprire l’anima veneta.

Non a caso il regista, Fabio Gemo, è attore, direttore artistico dell’ETNOFILMfest, direttore di ETNOFILM, Scuola di Cinema Documentario Etnografico, fondatore di C.S.E. Centro Studi sull’Etnodramma e, come antropologo, studioso del sacro e delle sue rappresentazioni.

Il suo è uno spettacolo che racconta e trasforma. Non ci sono personaggi e non c’è un movimento, eppure, a pochi passi dalla sedia, si sentono i rintocchi delle campane, i giochi delle osterie, i passi di legno sopra la scala di una piccola abitazione, le risate delle donne e lo scivolare lungo di una barca nella laguna veneziana. I respiri delle canne al vento sono i respiri delle fisarmoniche di Tombesi e Corradi. I tamburi sono passi. Le piccole percussioni d’osso mulinelli d’acqua nello sciogliersi della laguna immensa.

Se Cibotto ha saputo essere il cantore di una terra vera e incantata, desolata e magica, simile a uno scenario di Hemingway, lo spettacolo Itinerari per Scano Boa, dalla potenza evocativa dolce, barbara, così come è la natura del Veneto di frontiera, ha la dote di raccogliere l’eredità dello scrittore e fare dell’omaggio un’opera d’arte.