Al Manzoni Il Berretto a sonagli fra inediti e flashback

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«Ciampa è innamorato della sua donna fino al punto di mettere in conto la possibilità di dividerla con un altro», spiega Gianfranco Jannuzzo, protagonista de Il berretto a sonagli, capolavoro pirandelliano di scena al Teatro Manzoni di Milano fino al 27 ottobre.

È un personaggio tragico, «si muove con pacatezza e lucidità nell’arco di sentimenti di dolore, furore, pietà e ironia che permettono il suo essere ora uomo, ora pupo, ora personaggio».

Siamo di fronte a «una commedia che riassume in sé tutti gli elementi che sempre abbiamo amato in Pirandello: il volto, la maschera, essere e apparire, la follia, l’ipocrisia della società; ma soprattutto è una meravigliosa storia d’amore».

Il berretto a sonagli - Gianfranco Jannuzzo
Il berretto a sonagli – Gianfranco Jannuzzo

Il regista Francesco Bellomo (ha curato l’adattamento con Moreno Burattini) ha voluto recuperare il copione originale per esaltare la spontaneità della vis comica pirandelliana, reinserendo scene tagliate come quella in cui donna Beatrice vede uno scorpione (simbolo di tradimento) e aggiungendo un prologo in flashback.

Le musiche di Mario D’Alessandro, composte per l’occasione, ci riportano a sonorità forti e terragne.

Sul palco anche Emanuela Muni, Alessio Di Clemente, Rosario Petix, Alessandra Ferrara, Carmen Di Marzo, Anna Malvica.

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