La Strega Spiaggiata: paura e delirio a Cesenatico

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La Strega Spiaggiata: paura e delirio a Cesenatico

Cesenatico, teatro di colpi di scena che tengono il fiato sospeso. Con La Strega Spiaggiata (Santelli, 2019, 306 pagine, €11,90) Niky Marcelli torna al giallo tessendo un’intricata ragnatela di sospetti, prove e testimoni. Tutto inizia con la scoperta del cadavere di Martina Magnani, una ragazza liceale ritrovata sulla banchina della spiaggia di Cesenatico travestita da strega all’indomani della notte di Halloween.

Niky Marcelli ci conduce nella notte tra le feste e nei bar, alla ricerca di un gin-tonic o di un palombaro (birra e whisky) di rigore al Caffe degli Artisti, “un luogo mitico”, scrive l’autore, da visitare almeno una volta nella vita.

Centrale è il ritratto affascinante della Lince: ex-poliziotta e semi-alcolista, Anna Bonoli ha un passato misterioso, ma nella penombra è palpabile l’ingiustizia che l’ha costretta a lasciare il corpo di Polizia per diventare detective privato a se il daemon dell’alcol è in fondo redento dall’astuzia della Lince, dal suo carattere diretto e franco e dalla sua simpatia intercalata dal romagnolo Ah di… , quello della droga è assolutamente condannato e si mostra nel suo aspetto più lugubre: droghe sintetiche distribuite nei locali ai giovanissimi, capaci anche di uccidere.

La Strega Spiaggiata: paura e delirio a Cesenatico

Niky Marcelli dipinge il confronto tra il mondo degli adulti, cui appartiene tutto il dipartimento di Polizia e quello degli adolescenti, troppo spesso ferito dall’efferatezze dei “grandi”, a tal punto che  spunta il cadavere di Martina Magnani, cullato dalle onde del mare di Cesenatico. Città che non è solo sfondo, ma accompagnatrice fedele di tutta la vicenda, la cui descrizione interrompe e amplifica la suspense.


Niky Marcelli, cittadino ormai acquisito del borgo marinaio, riesce a cogliere le peculiarità dell’inverno cesenaticense, freddo e piovoso, in cui il mare è sempre protagonista: desolato, privo di ombrelloni e turisti, scenario di un delitto, immerso nella solitudine delle colonie abbandonate che nessuno prova a riqualificare, il mare è il cuore pulsante del romanzo e scandisce il suo inizio. Dalla spiaggia, poi, il racconto abbraccia tutto il paese, lungo le vie principali come lo storico Porto Canale, disegnato da Leonardo da Vinci e la Vena Mazzarini, narrando le sue tradizioni come la pesca, le pide allo squacquerone rucola e prosciutto crudo o i crescioni, una bontà che  purtroppo nessuno conosce.