La memoria dei corpi, thriller fra arte e sesso

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Il 15 gennaio è uscito  La memoria dei corpi, il nuovo thriller di Marina Di Guardo (Mondadori, 264 pagine, 18 euro). È il sesto libro della scrittrice che, dopo Com’è giusto che sia (2017), ci regala questo noir ricco di suspense e colpi di scena.

Giorgio Saveri non ha nemmeno quarant’anni, ma ha accumulato abbastanza delusioni da ritirarsi a vivere nella magione di famiglia, un’antica villa sulle colline piacentine ricca di opere d’arte. Unico contatto con il mondo è Agnese, la domestica che l’ha cresciuto al posto della madre, una donna algida morta molti anni prima in un incidente stradale, e del padre dispotico, che fino al giorno del suo suicidio non aveva mai perso occasione di denigrarlo pubblicamente.

Tutto cambia la notte in cui Giorgio si imbatte nella fascinosa Giulia, che ha il dono di capirlo come nessuno prima, ma che di sé racconta poco, e che soprattutto lo imbriglia in una relazione ambigua ad alto tasso erotico, scomparendo poi nel nulla. Giorgio non ci sta e inizia a indagare: scoprendo presto le bugie di Giulia e una ridda di segreti nascosti.