GLOBOSCURO, rumori sonori rubati alla poesia della vita

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Globoscuro- Facebook
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ll Progetto GLOBOSCURO nasce nel 2001 da un’idea di Emiliano Pietrini e Fabrizio Barsanti. L’intento è quello di sperimentare le radici più profonde del suono abbandonando i canoni tradizionalisti dell’avanguardia rock abdicando ad un regno di pura ricerca interiore.

Una scultura emozionale attraverso le note che plasma ed intaglia, in una fusione lavica di elementi e influenze di vario genere, la musica concreta, il dark ambient, l’elettronica, l’industrial, le field recordings , il free jazz, la psichedelia, il noise.

È la sintesi e la concretezza di una visione nuova, a tratti estrema ed assolutamente intimista, eppure inzuppata nella materia emozionale dell’universo. Le note si agitano, si contorcono, si intrecciano in danze di rumori frenetici per poi abbracciare momenti di isolazionismo cosmico.

Nello specifico numerosi contesti vengono sviluppati con sonorità inedite: voluttà silenziose, strumenti convenzionali che passeggiano avvinghiando rumori rubati alla poesia della vita, fabbriche in movimento, motori di ascensori, ventole di condizionatori, fotocopiatrici in stampa, stridenti strumenti da lavoro, voci torturate ed a tratti incomprensibili, chitarre violentate e poi carezzate, paradossi elettro-acustici e digitali che diventano protagonisti di un’orchestra infinita ed in costante evoluzione in attesa spasmodica e nervosa di grattare le corde del proprio violino, di recitare la loro parte nel dramma sonoro eruttato dalle viscere inquiete dell’essenza stessa del silenzio.

Quello di Globoscuro è, in sintesi, un verbo estremo che vibra impietoso rivelando le angoscianti grida di un girotondo cosmico tappezzato di spine e sabbie mobili.

I brani di Globoscuro si possono ascoltare sulle piattaforme #1 (Connect the Dots) e #2 (Live Set) della webradio multicanale Dots Unlimited Radio