Corinaldo, non solo un brutto incidente…

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CC0 Creative Commons, ph Free-Photos
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L’adolescenza è la fase più rischiosa della nostra vita perché in essa è molto attiva la parte del nostro cervello che produce eccitazioni ed emozioni, mentre quella del ragionamento è ancora in fase di evoluzione. Questo rende gli adolescenti altamente influenzabili e indifesi: ed è pertanto un dovere assoluto di genitori e Stato tutelarli. Non è sufficiente aver creato fasce protette in TV e divieti ai minori per cinema, alcool e sigarette, se poi nelle discoteche e nei locali notturni viene permesso di tutto e di più e vengono tollerate le incitazioni all’uso di droghe e alla prostituzione da parte di chi ha grande influenza sulla loro fragilità. Le due ultime cose sono considerate reati e la loro apologia dovrebbe essere proibita e punita. Come diceva il grande psicoanalista infantile Bruno Bettelheim i due grandi problemi dell’adolescenza sono trovare un posto nella società e, allo stesso tempo, trovare se stessi.

Susy De Martini è neuropsichiatra ed è stata lei a coinvolgere l’UNAVI Unione Nazionale Vittime, perché ciò che è accaduto ai ragazzi di Corinaldo non è, secondo lei, un brutto incidente.

Nel 1991 l’Italia ha assunto un impegno fondamentale nella storia dei diritti di bambini e adolescenti ratificando la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Primo testo internazionale vincolante in materia, la Convenzione costituisce un grande traguardo per la tutela e la promozione dei diritti delle persone di minore età che, fino ad un secolo fa, non trovavano alcuna protezione giuridica. Gli avvocati della nostra associazione, a proposito dei testi delle canzoni di Sfera ebbasta hanno espresso il loro parere.

Avv. Gianmarco Cesari: «Il disprezzo e la denigrazione del genere femminile che emergono da canzoni come Hey Tipa e le frasi inneggianti all’utilizzo di sostanze stupefacenti e alla guida in stato di ebbrezza, sono giuridicamente lesive della dignità umana, in particolare di quella dei minori. Soprattutto poi se si considera che la quasi totalità del pubblico cui è destinato in consumo di musica Trap, è composta proprio da minori. A mio avviso la magistratura dovrebbe verificare la sussistenza del reato previsto fin dal 1990 nell’articolo 82 del testo unico sulle sostanze stupefacenti; le Autorità Garanti per l’ Infanzia e l’Adolescenza, nel loro ruolo istituzionale di protezione e tutela delle persone di minore età contro ogni forma di violenza, oltraggio e brutalità fisica o mentale, dovrebbero attivarsi per realizzare azioni volte a contrastare i testi indecenti delle canzoni affinché non vengano più pubblicate in rete o cantate in pubblico, prevenendo inoltre l’organizzazione di spettacoli che violano la dignità umana».

Avv. Massimo Proietti: «Ritengo che il testo contenga una chiara istigazione all’uso di sostanze stupefacenti che va oltre la libera manifestazione del pensiero. Essendo quindi configurabile la sussistenza di un reato procedibile d’ufficio è ipotizzabile un esposto finalizzato all’accertamento del reato di cui all’art. 414 c.p. In un’era in cui vengono sempre più a mancare i valori e il rispetto per se stessi e gli altri, urge la necessità di agire su quella che è l’educazione, coinvolgendo ininterrottamente nei progetti sociali anche le scuole, organismo fondamentale dedito all’istruzione e all’educazione, unitamente alla creanza passata dalla Famiglia».

Come UNAVI Unione Nazionale Vittime riteniamo necessario attuare una vera e propria attività pedagogica per l’affermazione del sé: imparare ad apprezzare se stessi significa assimilare e incorporare l’idea di essere una persona che merita, alla pari di chiunque altro, capace, come chiunque altro, di raggiungere gli obiettivi prefissati. E anche di non avere bisogno di meccanismi e strategie per nascondersi, difendersi o confrontarsi con gli altri per proteggere il proprio valore.

Diventa così indispensabile la costruzione di una reale e profonda autostima che possa formare individui forti ed equilibrati per la società di domani. Un obiettivo che richiede tempo, impegno e pazienza, per questo vogliamo puntare sull’educazione e la prevenzione, diffondendo all’interno di organismi scolastici più informazione possibile e fornendo all’individuo in crescita gli strumenti necessari per la conoscenza del proprio essere come soggetto completo.

Un individuo integro e finito, che sia capace di riconoscere i segnali derivanti da svalutazioni e manipolazioni, che non vive in simbiosi ma che condivide di sua libera scelta.