Il frate bolognese padre Giovan Battista Martini (1706-1784) fu uno dei più importanti compositori, maestri di cappella, storici della musica e didatti del suo tempo. E, benché il “Guinnes dei primati” all’epoca non esistesse, fu anche l’ideatore e fautore di una delle imprese più titaniche nella storia artistica italiana.
Nel 1770, infatti, padre Martini ideò e diede vita a un progetto tanto pioneristico quanto faraonico: raccogliere tutti i ritratti dei maggiori compositori, dall’antichità fino alla contemporaneità, per dare vita a una storia per immagini dell’arte musicale da allegare come quinto tomo della sua Storia della musica (in realtà riuscì a pubblicare soltanto i primi tre).
La biblioteca e il suo convento a Bologna divennero, in soli quattordici anni, grazie alle trecento tele che via via riuscì a recuperare in tutta Europa, la maggior collezione monografica esistente.
Nell’enciclopedica iconoteca di padre Martini figurano quadri celeberrimi e di rilievo assoluto nella storia iconografica della musica: ad esempio, il ritratto di Johann Christian Bach (figlio di Johann Sebastian e allievo nientemeno che di Martini), quello del leggendario castrato Carlo Broschi detto Farinelli (amico di Martini), un olio su tela con ritratto di Wolfgang Amadeus Mozart (anch’egli, nell’estate del 1770, allievo di Martini), fino alle celeberrime Ante di libreria di Giuseppe Maria Crespi, pacificamente riconosciuto come un autentico capolavoro della pittura europea del Settecento.
Con la morte del frate bolognese, la preziosa quadreria passò al Liceo Musicale della sua città e continuò ad arricchirsi con tele di musicisti successivi a Martini (nel Novecento arriverà anche un Casorati, tanto per fare un esempio) e oggi è conservata presso il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna.
Una simile miniera iconografica viene ora catalogata e resa disponibile grazie ad una pubblicazione tanto attesa la cui concezione risale al 1984, anno del secondo centenario della morte del compositore e vorace collezionista: I ritratti del Museo della Musica di Bologna. Da padre Martini al Liceo musicale (Olschki, pagg. 684 con 385 figure a colori, euro 90) a cura di Lorenzo Bianconi, Maria Cristina Casali Pedrielli, Giovanna Degli Espositi, Angelo Mazza, Nicola Usula e Alfredo Vitolo.
La strutturazione dell’imponente catalogo prevede una prima parte con tre saggi che inquadrano la quadreria martiniana dal punto di vista storico.
Seguono due saggi dedicate esclusivamente alle due “chicche” della collezione (il ritratto di Farinelli e le due Ante di libreria) e un ultimo capitolo sulle acquisizioni successive a Martini dell’Otto e Novecento. Per quanto riguarda il catalogo vero e proprio dei ritratti, esso è suddiviso per epoche: ognuno degli oltre trecento quadri è preceduto da un’accuratissima e dettagliata scheda nella quale vengono inquadrati sia il soggetto ritratto sia la storia dell’acquisizione del dipinto.
La pubblicazione è davvero eccellente. Certo, il prezzo (ed è naturale per un prodotto di altissima qualità) non è dei più accessibili, ma è da inserire nella lista dei regali di Natale.