Per Elisa. Un riscatto “milleriano” per Matteo

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Henry Miller | by pixbyroland.com, Flickr, posted by Roland Ezquerra
salvini
AdnKronos

Ci eravamo tanto amati. Così, con una citazione colta, possiamo commentare la fine della storia d’amore fra Elisa Isoardi e il vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini: sì, perché la notizia di rilevanza internazionale è stata commentata, da Isoardi, con un frammento poetico, una lirica di un poeta-scrittore a nome Gio Evan e alzi la mano chi lo conosceva prima di oggi.  

Non è quello che ci siamo dati a mancarmi, ma quello che avremmo dovuto darci ancora. Gio Evan. Con immenso rispetto dell’amore vero che c’è stato. Grazie Matteo“.

Al di là del messaggio su Instagram, il cui senso è chiaro: ma qual è il senso di quel frammento delle Lettere? Leggo di Gio Evan che è “Un po’ scrittore e un po’ cantante, Gio Evan è un artista poliedrico: uno scrittore che canta e un cantante che scrive: romanzi, ma anche poesie” (AdnKronos). Insomma, un melting pot creativo.

Quanta eco ha suscitato la notizia! Non voglio scandagliare i perché e i percome della fine sella liaison, del resto ancora oggi pure i quotidiani la menano con la foto di loro due dopo l’amplesso, ma voglio suggerire al buon Matteo di attingere anche lui al mondo delle Lettere (altro che ditelo-con-i-fiori: ditelo con le lettere):

Quando ogni cosa è vissuta fino in fondo non c’è morte né rimpianto, e neppure una falsa primavera. Ogni orizzonte vissuto spalanca un orizzonte più grande, più vasto, dal quale non c’è scampo se non vivendo. (Henry Miller)  

Henry Miller | by pixbyroland.com, Flickr, posted by Roland Ezquerra

Sicuramente meno cerebrale della poesia di Gio Evan, ma forse proprio per questo battente immantinente al cuore e alla testa. E sai mai che la rievocazione di uno scrittore-e-basta non sortisca l’incanto letterario-esistenzial-sentimentale.