Il teatro Amintore Galli a Rimini è una storia italiana composta di gioia, per le melodie che hanno accompagnato dalla sua nascita il pubblico, ma anche di dolore, con lo scoppio di una bomba durante la grande guerra, che lo consegnò a un silenzio di 75 anni.
Quelle colonne e pietre intrise di emozioni e note melodiche spazzate via dalla bomba esplosa il 28 dicembre 1943, oggi, col la forza di volontà dei riminesi a distanza di molti anni si sono riunificate tra di loro ricomponendo quello che un tempo era il Teatro Galli. Come una grande fenice il Galli oggi ha restituito alla città quel simbolo, tempio di grande cultura e bellezza tutto da vivere.
Ricostruito sul progetto originale all’italiana realizzato da Luigi Poletti, con il miglioramento degli spazi e le correzioni necessarie a garantire ottima acustica e visibilità. L’architetto modenese legato alla scuola neoclassica purista romana, aveva progettato il teatro di Rimini che era stato inaugurato nel 1847 con l’Aroldo di Giuseppe Verdi, opera scritta per l’occasione dal compositore di Busseto.
Ad inaugurare il teatro la sera del 28 ottobre è stata la superdiva del belcanto Cecilia Bartoli, romana ma riminese di origini. La Bartoli sotto i riflettori in un luogo ricco di storia ha emozionato sia la platea dentro che fuori in piazza che seguivano in diretta l’opera teatrale proiettata in maxischermo.
L’opera in scena fu La Cenerentola di Gioachino Rossini, nella versione semiscenica, su strumenti storici, prodotta dall’Opéra de Monte-Carlo con Le Musiciens du Prince – Monaco diretti da Gianluca Capuano e il coro maschile dell’Opéra di Monte-Carlo. Nel cast, con la Bartoli nella parte di Angelina, Edgardo Rocha è Don Ramiro, Alessandro Corbelli è Dandini, Carlos Chausson veste i panni di Don Magnifico.
Come ha sottolineato il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, commosso davanti una platea inaspettata «la riapertura del teatro Galli non dovrà essere un evento speciale, riservato a pochi. Questo è un teatro ricostruito solo e esclusivamente con le forze e i sacrifici dei riminesi. Il Galli è rinato e continuerà ad essere un teatro popolare e dunque la sua inaugurazione sarà una vera e propria festa, alternando i grandi nomi del panorama internazionale, con appuntamenti dedicati alle eccellenze musicali di Rimini. In questo modo credo e spero che tutti i riminesi, nessuno escluso, avranno modo di entrare, vedere e soprattutto sentire i passi di danza, le note, le voci risuonare in un luogo per 75 anni afono e abbandonato».
Il prossimo appuntamento tanto atteso è lo spettacolo di Roberto Bolle, star della danza, capace di entusiasmare le platee di tutto il mondo e conquistare anche il pubblico televisivo, l’étoile sarà per la prima volta a Rimini sabato 3 novembre alle ore 20.
Di grande spessore anche la rassegna di musica da camera, che per la prima volta troverà spazio all’interno del Teatro Galli, con i concerti delle sorelle Katia e Marielle Labèque, del Quartetto della Scala con il violoncellista Giovanni Sollima.