Mythos la donna 2.0. Al Teatro San Babila tra parità e violenza di genere

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Mythos la donna 2.0. Al Teatro San Babila tra parità e violenza di genere

Mythos, il progetto di Vittorio Vaccaro e Ilaria Amé raggiunge con successo la terza edizione. A partire dal 16 ottobre, presso Teatro San Babila di Milano, un insieme di personaggi e rappresentazioni artistiche si alterneranno sul palco per gridare a gran voce un unico slogan: ”Stop alla violenza sulle donne”. 

Leggermente diverso dalle scorse edizioni il Festival di quest’anno mira ad un duplice obbiettivo. Il primo è, in linea con gli anni precedenti, raccontare il Mito e la sua evoluzione, dalle origini ai giorni nostri, attraverso il rigoroso utilizzo del codice teatrale. Il secondo, pensato per questa terza edizione, è più attentamente quello di raccontare con le strutture e le dinamiche del Mito, il percorso che la donna ha fatto i secoli per raggiungere la sostanziale parità di genere che caratterizza la società occidentale contemporanea.

Mythos la donna

Mythos è la donna 2.0, è quella che ha voglia di rompere il guscio della diversità, che non deve scendere a compromessi nel rapporto con l’Altro, quella forte, che si conosce e si valorizza, che riesce a essere madre e una sfilza di altre cose senza abbandonare il suo lato profondamente umano.

Mythos sfrutta la più preziosa capacità femminile: saper essere profondamente solidale. E lo fa per apprezzare una parità che purtroppo in certi ambienti o in certe abitazioni, ancora tanto scontata non è. Si discute molto del ruolo centrale che l’uomo ha nella lotta alla violenza sulle donne, tuttavia è solo dal gentil sesso che può provenire la forza dell’intimo supporto e della condivisione, determinante in questa battaglia. Mythos intende fare proprio questo attraverso l’incontro di un gruppo di persone qualificate in diversi settori, che racconteranno esperienze e punti di vista e rifletteranno su questa realtà ancora così tristemente presente. 

Interessante in questo contesto è ad esempio la proiezione, che avrà luogo domenica 21 ottobre, del documentario “Donne e Libertà” con Jo Squillo, Francesca Carollo e Rossana Giove. Tra gli ospiti di questa serata, molto significativa la presenza Paola Radaelli, presidente dell’Unione Nazionale Vittime (associazione a difesa delle vittime di reati violenti). In generale a Mythos Donna 2.0 prenderà parte una forte rappresentanza del movimento Cultura Identità che appieno sposta le tematiche portate in auge dal progetto, tra i nomi: Edoardo Sylos Labini, Nino Spirlì e molti altri. 

L’intero festival è strutturato come una sorta di talk show in sei giornate, durante le quali prenderanno voce artisti, personaggi del mondo dello spettacolo e giornalisti che cercheranno insieme di rispondere a questa domanda: quanto è reale, nella società contemporanea, la parità tra i sessi?

Per maggiori informazioni visita il sito.

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