Nari Ward con “Holding Patterns” a Villa Pacchiani

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NARI WARD

NARI WARD

Sabato 20 ottobre presso la Villa Pacchiani a Santa Croce sull’Arno, si terrà l’inaugurazione della mostra Holding Patterns, un progetto a cura di Ilaria Mariotti realizzato dell’artista giamaicano Nari Ward.

Sud Americano di nascita, totalmente newyorkese sia per residenza che per formazione, Nari Ward gode di fama internazionale grazie ad un lavoro artistico molto particolare che ha a che vedere con l’utilizzo dei materiali più svariatiSi parte dalla plastica e si arriva sino al ferro, passando per plexiglas, pelle, resine e molto altro; tutto per dar vita a una serie di rappresentazioni uniche e suggestive.

Gli oggetti che Nari Ward utilizza per le sue creazioni sono spesso trovati “per caso” e vengono scelti e accostati con l’obiettivo di affrontare, attraverso l’arte, questioni relative alle culture e alle tradizioni, raccontandole con uno stile tutto particolare. La più importante tra le caratteristiche delle opere di Ward è certamente la capacità che queste hanno di rendere l’oggetto in sé totalmente estraneo dalla sua funzione originale e dal suo contesto, proiettandolo in una realtà altra, tutta nuova, di cui fare esperienza.

L’esposizione di Villa Pacchiani è il frutto di un percorso di condivisione tra l’artista e UNIC – Concerie Italiane e Lineapelle – e conferma l’attenzione che Gianni Russo (presidente di entrambe le associazioni), da anni rivolge al patrimonio artistico e culturale sul territorio italiano. Essa si inserisce nell’ambito di un progetto più ampio, in atto già dal 2013, che prevede la realizzazione di strette connessioni tra arte e territorio e che coinvolge artisti di fama internazionale. L’intero progetto, che è stato premiato già cinque volte dal Bando regionaNARI WARD 2le Toscanaincontemporanea è stato fortemente sostenuto anche dal Comune di Santa Croce sull’Arno, da Galleria Continua e dall’Associazione Arte Continua.

Le opere in scena alla mostra Holding Patterns, che rimarrà accessibile al pubblico fino al 6 di gennaio, sono state realizzate appositamente da Nari Ward per il progetto e costituiscono la narrazione di esperienze tanto personali quanto collettive raccontate attraverso il tocco dell’artista. Artista che peraltro sarà protagonista, dal febbraio 2019, di un’importante retrospettiva al New Museum di New York.