Quando gli allenatori fanno uno show alla Oronzo Canà

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Frattura alla mano destra per Di Francesco

«Certe volte con questa squadra divento matto….»

Sono le parole di Eusebio Di Francesco (allenatore della Roma), al termine della partita Roma-Atalanta, ai microfoni, con il polso fasciato; dopo il vantaggio iniziale, i giallorossi erano andati sotto 1-3, per poi riacciuffare il pareggio nel finale (3-3 al 82′).

Tutti gli show degli allenatori
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In effetti, Difra, è sembrato davvero “un matto”, quando, dopo il gol del 3-3, ha iniziato a prendere a pugni la panchina, per sfogare la rabbia; un’esultanza non idonea a chi ci è sembrato sempre pacato durante i 10 anni trascorsi, fin’ora, in panchina (V.Lanciano, Pescara, Lecce, Sassuolo, Roma).

Mentre Eusebio esultava a modo suo, tutti noi amanti del calcio e del cinema italiano abbiamo subito pensato alle esultanze di Oronzo Canà, storico allenatore della Longobarda, interpretato da uno strepitoso Lino Banfi, nel film cult degli anni ’80 L’allenatore nel pallone.

Di Francesco ha riportato una rottura del quinto metatarso della mano sinistra, ma è stato solo l’ultimo degli show goliardici che gli allenatori della nostra Serie A sono abituati a farci vivere.

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Da 3-1 a 3-3, come nel 30 Settembre 2001; questa volta è Carlo Mazzone che decide di entrare definitivamente nella storia del calcio: il suo Brescia è sotto 3-1 contro l’Atalanta, quando la curva Bergamasca inizia a intonare cori di offese personali contro il grande Carletto.

«Se famo il 3-3 vengo sotto a curva…», promette il tecnico delle rondinelle ai tifosi avversari.

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Quando Roberto Baggio segna il gol del pareggio al 92′, Mazzone è “immarcabile”… sfugge a tutti i suoi collaboratori, che provano invano a placarlo, e corre con il pugno chiuso verso la curva neroazzurra; la sua corsa sembra infinita e fa breccia nel cuore di tutti i tifosi di calcio.

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Da una corsa diventata storica a una frase diventata tormentone: “io non sono mollo” è il motto di Alberto Malesani alla vigilia della sfida contro il Milan, durante la stagione 2011/2012…

Il tecnico del Genoa, dopo le critiche per la sconfitta con il Cesena, si presenta alla conferenza pre-partita e risponde a quella parte della stampa che lo accusa di essere “demotivato”: «Ma che cosa significa mollo? Se sei mollo non fai questo mestiere. Io non sono mollo. Qualcun altro sarà mollo».

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Da Oronzo Canà a Di Francesco, insomma, ne abbiamo viste di tutti i colori, da “io non sono un pirla” di Mourinho (Inter, 2008), al calcio nel sedere da parte di Baldini nei confronti di Di Carlo (Catania-Parma, 2007)…

Qual è stato il vostro preferito?