Le maschere apotropaiche di Ferraro spaventano il maligno

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Vincenzo ferraro, Maschera, Cod. 072 Dimensione: 20cm, fonte http://www.ceramicheartisticheenzoferraro.it
Vincenzo ferraro, Maschera, Cod. 072 Dimensione: 20cm, ceramicheartisticheenzoferraro.it

E’ quel profumo unico di terra di Calabria, d’acqua dell’Aspromonte; quell’incantevole magia fatta di estro artistico moderno e liturgia antica; quel fascino alchemico di pietre sbriciolate, polverizzate fino a diventare colore, d’oro come il sole, verde lucente come le foglie degli aranci, rosso combattente come il sangue tenace della gente del Sud; è quella bonomia di timido artista che si cela dietro opere forti quanto la Storia e morbide come la sua sinuosa fantasia, che fa di Vincenzo Ferraro il più potente, il più corposo esempio di Maestro Ceramista, fra quanti se ne possano incontrare in questa pur ricca Italia delle terre lavorate.

La sfrontata arroganza, tragica e grottesca, delle sue “spaventose” maschere apotropaiche risulta ineguagliabile, irraggiungibile. C’è un’anima dietro quella fissità fermata per sempre dalle mani sagge di Vincenzo Ferraro: una divinità amica che decide di custodirti e che, per te, allontana le ombre e il maligno, proteggendo casa e famiglia.

L’artista lo sa e sorride sornione, mentre tu, confuso, ti aggiri per il suo atelier e non sai se scegliere. Perché, a scegliere, non sei tu, ma la terra, l’acqua, il colore e l’arte di un antico seminarese di oggi.