«Era un progetto che coltivavo da tempo; ho capito come realizzarlo ispirato da una residenza in stile Tudor della seconda metà del XV secolo dove i Beatles girarono i video di Strawberry Fields Forever e Penny Lane». Paolo Tarsi ripropone la struttura della calendar house situata presso il parco della Knole-House, nella contea del Kent (365 stanze, 52 corridoi e 7 cortili) nel suo ultimo libro L’algebra delle lampade (Editore Ventura), testo dedicato all’influenza esercitata dalle avanguardie colte sui linguaggi pop.
Motivo per cui nella prima parte del volume sono racchiuse 52 schede dedicate alla musica contemporanea e al jazz “colto”, mentre la seconda comprende una serie di 7 interviste pop. Segue, infine, un lunario di 365 dischi dedicato non solo a composizioni colte, ma anche ad album rock, jazz, fusion, all’elettronica, all’ambient e alle colonne sonore.
«Ho raccolto la testimonianza di personalità molto differenti tra loro come Emil Schult (Kraftwerk), Paolo Tofani (Area), Eivind Aarset (Brian Eno, David Sylvian, Laurie Anderson), Alexei Moon Casselle (Kill the Vultures), Laraaji, Roger Eno, a cui ho rivolto alcune domande comuni per capire in che modo creano la propria musica e quanto è profondo il legame con le nuove tecnologie» spiega l’autore.
«Ho trovato decisamente affascinante la Gesamtkunst di Wagner raccolta dai Tuxedomoon di Blaine L. Reiniger» racconta. «Allo stesso tempo mi ha colpito il ricordo di Fellini evocato da Bacalov – collaborarono una sola volta e non fu facile – ma anche scoprire che Ron Geesin, co-autore della suite Atom Heart Mother dei Pink Floyd, è a sua volta autore di un volume sulla storia della chiave inglese».
Oltre ad essere rivolto a chi ama la musica in tutte le sue declinazioni, il libro è destinato agli appassionati di arti visive, cinema, architettura, pittura, letteratura: «Ho cercato di muovermi su un doppio binario: stimolare la curiosità di chi è già esperto, senza dimenticare di accompagnare per mano il lettore che muove i primi passi nel campo musicale. Per questo lo considero un testo rivolto soprattutto a chi è interessato alla cultura in tutte le sue forme, con la speranza di poter fornire a chi vorrà addentrarsi nella lettura una piccola chiave d’accesso privilegiata a mondi sonori tanto affascinanti quanto del tutto inesplorati».
«L’approccio – prosegue – è quello di partire dalla musica, raccontandola senza inutili tecnicismi. Mi sono stupito io stesso di alcune scoperte. A partire dal sodalizio instaurato dal compositore futurista George Antheil con la diva del cinema Hedy Lamarr, divenuta celebre per aver girato la prima scena di nudo in una pellicola del regista Gustav Machatý (Estasi, 1933). Insieme inventarono un sistema di controllo radio delle torpedini che valse ai due un brevetto da parte del Pentagono. Questo congegno che vedeva distribuite le frequenze disponibili in ottantotto sottocampi, tanti quanto i tasti di un pianoforte, è anche alla base della moderna telefonia mobile. Ma si parla anche di ciò che rappresenta l’esperienza dell’ascolto al giorno d’oggi, dell’errata contrapposizione tra formato fisico e musica liquida (nessuna delle due possibilità esclude l’altra, semplicemente convivono), del ritorno del vinile fino alla sharing economy. Insomma, di tutte quelle frontiere che stanno ampliando e trasformando i nostri orizzonti uditivi, non senza qualche contraccolpo».
Potremo saperne di più seguendo lo scrittore nelle sue prossime presentazioni alla libreria Modo Infoshop di Bologna (19 aprile), alla MeMo di Fano (22 aprile), al Circolo dei lettori di Torino (24 aprile). A maggio, poi, sarà ospite della rassegna Macerata Racconta e dello SpazioZ di Cattolica (20 maggio). Ma non è tutto per il compositore marchigiano, visto che il libro precede l’uscita del suo nuovo album (prevista in estate) che vede la partecipazione di musicisti provenienti da Afterhours, Tangerine Dream, Kraftwerk, Neu!, Tuxedomoon, Henry Cow, King Crimson, Ulan Bator, Area e stretti collaboratori dei Radiohead (Amnesiac),Brian Enoe Soft Machine(Third e Fourth). Inoltre, in occasione dell’uscita del nuovo LP sarà allestita una mostra presso il Palazzo Ducale di Genova, ad esso dedicata, dal 12 al 29 luglio.