Breccia, l’argonauta dei mondi immaginari, ora naviga tra i cieli

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Quadro17Se ne è andato un grande Artista. Era lunedì 20 novembre, quando Pier Augusto Breccia decedeva all’età di 74 anni. Il pittore, del quale avevamo già parlato su Off, era nato a Trento nel 1943, patria della madre, il padre era invece umbro, di Porano, ed aveva fondato nel 2003 la sua poetica, attraverso il suo manifesto artistico-filosofico sulla Pittura Ermeneutica, corrente della quale è considerato caposcuola.

Con “ermeneutica” s’intende la metodologia tramite la quale ci è dato interpretare un’insieme di segni per arrivare al loro significato. Per l’Artista si trattava di una decodificazione della realtà, affinché fosse possibile mostrarcela attraverso la sua intima immaginazione, permettendo allo spettatore in un secondo momento d’interpretarla a sua volta, ciascuno con un punto di vista differente. Breccia aveva dato inizio alla sua attività di pittore alla fine degli anni ’70, dopo una brillante carriera di chirurgo, che gli aveva permesso di ottenere la qualifica di Professore Associato e Primario di Cardiochirurgia. Aveva lavorato sempre intensamente, producendo 1150 opere e gli erano state organizzate circa 60 mostre personali.

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Breccia 3Vedere i suoi dipinti, di norma di grandi dimensioni, non può che lasciarci stupefatti. Si tratta di mondi immaginari, mistici e spirituali, veri e propri universi a parte, che trascinano dentro di loro colui che li ammira. Apparentemente questi potrebbero sembrare lontani dalla realtà, quando invece posseggono innumerevoli elementi che ci riportano all’emisfero umano, perché queste opere partono proprio dalla realtà per indagarla in un  modo diverso da quello che siamo abituati. La indagano dall’intimo e non per il suo aspetto esteriore, la indagano per la sua essenza spirituale e non per come i nostri occhi la vedono. Breccia si scontra così con i sostenitori dell’oggettivismo, proponendo una realtà che può essere ammirata con più prospettive.

I funerali sono stati celebrati  mercoledì 22 novembre alle ore 11,00 nella chiesa centrale dell’Università Cattolica di Roma presso il Policlinico Gemelli, un ultimo saluto a un grande Artista, del quale si spera che la storia non si dimenticherà.