Da Milano la pittura va alla riscossa

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«GrandArt vuole essere una fiera che omaggia la tradizione italiana in una città come Milano, che ha visto nascere e affermarsi importantissimi movimenti artistici, valorizzando quei  pittori e artisti che hanno continuato e continuano a dipingere, scolpire, ricercare fuori dalle facili mode».

angelo crespi
Angelo Crespi

Così Angelo Crespi, membro del comitato scientifico della fiera d’arte moderna e contemporanea interamente incentrata su pittura e arte figurativa che inaugurerà la sua prima edizione nello sciccosissimo Mall di Piazza Lina Bo Bardi a Milano giovedì 9 novembre fino a domenica 12.  Perché proprio la pittura? Diamo i numeri: il 70% del mercato globale è fatto di pittura, dei “top lot” sopra il milione di dollari 178 sono dei “classici”, cioè pittura a olio su tela, mentre solo 31 sono rappresentati da altre tecniche, il che vuol dire che installazioni e concettualismi abbaiano ma non mordono, alla fine il mercato è dominato dalla pittura. Le aspettative a GrandArt  sono alte, con gallerie di prim’ordine  selezionate da un comitato scientifico di tutto rispetto, cioè Federico Rui e Lorenza Salamon, con Angelo CrespiMarta MazzottaStefano Zuffi e Bianca Cerrina Feroni. Vedremo giovani artisti di valore come Alfio Giurato, Fabio Giampietro, Andrea Mariconti, Annalù Boeretto, Giovanni Iudice insieme a Maestri  consolidati come Guttuso, Pistoletto, Pericoli e pezzi da novanta come Christo e Von Stuck. Quando l’arte mainstream è dominata da opere stratosferiche che fanno solo notizia, GrandArt sembra una scelta controcorrente ma, come diceva Erasmo da Rotterdam sulla follia, «non vergognarsi mai e osare tutto: pochissimi sanno quale messi di vantaggi ne derivi».