“Lovecraft Tales” ed il fantasy prende vita

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Lovecraft 2Provate a digitare su Google “Lovecraft” o Howard Phillips Lovecraft. Forse scoprirete un autore americano ancora poco conosciuto in Italia – ma la cui fama in patria è pari a quella di Edgar Allan Poe – considerato il precursore del genere letterario “fantasy”. I risultati vi porteranno a videogiochi, film e anche alle notizie recenti su una serie tv prodotta da J.J. Abrams (Lost, Star Trek, Westword e tante altre), tutti ispirati al genio dell’autore, cavalcando l’onda della “fantasy” mania.

Ma a quanto pare ha saputo vederci lungo prima di tanti altri la regista Mary Ferrara della compagnia teatrale romana TeatroSenzaTempo che nel 2011 ha fatto il primo esperimento, tentando di maneggiare la “materia” così particolare e cinematografica narrata da H. P. Lovecraft fino a renderla fruibile anche dal vivo.

«Trovo interessante rivivere da adulti le paure che avevamo da bambini attraverso questo genere di rappresentazione, trasformandole in feticci. Indagare il genere, oltre che apprezzarlo, mi ha dato la possibilità di pensarlo per il teatro, unendo la narrativa alla drammaturgia attraverso il filo conduttore di un soggetto, senza snaturarli entrambi» ha spiegato la regista.

Domenica prossima, 23 luglio 2017, lo spettacolo intitolatoLovecraft 3 “Lovecraft Tales” tornerà in scena presso il centro studi Cappella Orsini: a dare corpo al protagonista Alexander sarà l’attore Alessio Chiodini, volto noto della tv per la sua partecipazione a “Un posto al sole”, affiancato da Silvia Magazzù e sostituito da Andrea Famà nella versione inglese della messa in scena. Eh sì, perché una particolarità di questo lavoro sta nel fatto che viene presentato in due repliche, in italiano e in inglese: una vera scommessa che tenta di avvicinare anche il pubblico straniero al teatro made in Italy. L’altra curiosità è che la rappresentazione verrà ripresa per due date al mese, fino ad ottobre. C’è tanto tempo, quindi, per assistere a questo spettacolo, adatto agli amanti dell’orrore ma non solo: la poesia romantica, infatti, è un altro aspetto che marcava la penna di Lovecraft.