Braschi e la musica senza politica e polemiche

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IMG_2178Tutto ha avuto inizio a New York per Braschi, all’anagrafe Federico Braschi, il cantautore di Santarcangelo di Romagna che si è fatto conoscere dal grande pubblico partecipando, tra le Nuove Proposte, all’ultima edizione del Festival di Sanremo. «La musica c’è sempre stata, ma è diventata una professione dopo un viaggio negli Stati Uniti. Avevo cominciato l’università, ma avevo bisogno di partire per capire cosa fare della mia vita». Obiettivo raggiunto, visto che ha fatto ritorno in Italia con le idee chiare: «Dopo due anni di Giurisprudenza ho deciso di lasciare gli studi e non diventare quello che sarei diventato, ovvero un pessimo avvocato».

La sua scelta l’ha portato dritto allo scontro con la famiglia: «E’ stata la battaglia più grossa che ho affrontato; ma capisco i miei perché, in questi anni, sfido chiunque genitore ad accettare che il proprio figlio faccia questo lavoro, che è il mestiere precario per eccellenza». Braschi, cresciuto con le canzoni di De Andrè e De Gregori, ha così deciso di portare avanti un percorso cominciato da bambino. Lo ha fatto tornando più volte in America, dove ha registrato e portato in tour il suo primo ep “Richmond”, e dove è stato anche poco prima di salire sul palco dell’Ariston per girare il videoclip e presentare in anteprima il nuovo disco “Trasparente”. Dieci le tracce di questo lavoro, in cui convivono canzone d’autore, il rock e il pop, con l’intenzione di dare una chiave di lettura contemporanea al cantautorato. Tra i brani pure “Nel mare ci sono i coccodrilli”, il pezzo sanremese che accende i riflettori sul dramma dei migranti e che Matteo Salvini ha attaccato su Facebook

«Ho sempre cercato di tenere la polemica il più lontano possibile da me perché scrivo canzoni, non faccio politica» precisa il cantautore romagnolo, che aggiunge: «Oltre a raccontare gli sbarchi, la canzone nasce dalla riflessione su quanto mi consideri fortunato ad essere nato da questa parte di mare». Parla invece dell’amore tra un «uomo e una donna, della loro vita degli ultimi anni tra treni presi e persi, scontri ed incontri» “Acqua e neve”, in questi giorni nelle radio e che definisce «lontano dal canone di un singolo radiofonico». Reduce dal palco del concertone del primo maggio («Una spinta per partire ancora più forte per i prossimi live estivi»), Braschi è soddisfatto. E lo sono anche i suoi genitori, tanto che lui assicura: «Abbiamo firmato un armistizio».