Alice Bellagamba:”Il mio corto per rinascere attraverso l’arte”

0

IMG_2180Quel viso angelico nasconde una forte determinazione e la passione per il suo lavoro. Che oggi non è solo confinato alla danza ma spazia anche in progetti cinematografici che la vedono impegnata sul grande schermo. Al Festival dei Tulipani di seta nera, rassegna di corti d’autore che celebra in collaborazione con Rai Cinema la diversità etnica e culturale, Alice Bellagamba ci ha parlato delle sfide presenti e future, della sua opera prima come regista ma anche del passato nel programma “Amici di Maria De Filippi” che ha regalato al suo talento la notorietà.

Come nasce la tua passione per la recitazione? In realtà il grande pubblico ti ha conosciuta come ballerina ad Amici…
Qualche giorno fa sono stata al gala del Festival Internazionale dei Tulipani di seta nera, dove ho avuto l’onore di proiettare un cortometraggio che ho scritto, diretto e interpretato. Quindi la mia prima opera come regista ed è stata una grande sfida. Il corto si intitola “Last chance”, che significa ultima possibilità. E’ un cortometraggio di fantascienza, dura nove minuti. La trama è incentrata sullo scoppio di una grande guerra atomica, una terza guerra mondiale, e parte da un attentato. L’ho scritto in un momento per me molto particolare, dopo marzo 2016 quando il mondo è stato colpito da tutta una serie di spiacevoli eventi e drammi.

Quindi l’ispirazione di questo cortometraggio è la lettura dell’attualità…
Il messaggio fondamentale è quello della rinascita attraverso l’arte, nella prima stesura. Prendendo spunto dagli attentati e dagli spiacevoli drammi che continuano ad accadere nel mondo è nato poi il corto finale.

Una scena di Last chance
Una scena di Last chance

Che rapporto hai oggi con la danza?
Sono docente da due anni, ballo e ho un rapporto molto buono con le varie scuole di danza in giro per l’Italia che mi chiamano per coreografare e danzare durante le serate di gala. Come ballerina, poi, sto sperimentando la composizione coreografica.

E con gli Amici di Maria, in che rapporti sei rimasta?
Buoni. Ovviamente ho lavorato tantissimo in questi anni e dal 2008 non mi sono mai fermata. Ci sentiamo per le festività e sono molto felice per i miei colleghi che hanno avuto un grande successo. Continuo a seguirli e a seguire il programma. Maria dà una grande possibilità ai giovani. Credo che Amici sia un talent show in cui viene premiato il talento, e penso che il livello sia molto alto. Stimo tantissimo il coreografo Giuliano Peparini e le scenografie sono sempre più belle. Sono assolutamente pro-Amici perché i giovani di oggi hanno bisogno di speranza e di sogni e Maria dà l’opportunità di mostrare al grande pubblico il loro talento.

Hai anche altri progetti artistici in cantiere?
Ho finito da poco di girare un film horror-psicologico, dove sono coprotagonista, che si chiama “Le grida del silenzio” per la regia di Alessandra Carlesi.

Che ruolo hai?
Sono Desirée, una ragazza molto dura che affronta la vita di petto. E’ un ruolo molto maschile e ho lavorato tantissimo insieme alla mia partner artistica Manuela Zero e alla regista per assumere un atteggiamento più duro sia visivamente che vocalmente.

Alice, come persona, si ritrova nel personaggio che interpreta per la sua forza caratteriale?
Assolutamente sì.