Il Manzoni Cultura brinda ai 3 anni con Gabriele Lavia

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angelo crespi
Gabriele Lavia, Angelo Crespi, Edoardo Sylos Labini

Compirà tre anni il prossimo lunedì 13 marzo il “Manzoni Cultura”, l’appuntamento che nasce nel Teatro Manzoni a Milano per portare i grandi nomi dell’arte e dello spettacolo italiano a raccontare se stessi in modo inconsueto e spontaneo.

Ospite d’onore per festeggiare il primo triennio sarà Gabriele Lavia, attore, anche per il cinema, e soprattutto regista teatrale (lo abbiamo visto ultimamente a Milano al Franco Parenti dove, dall’8 al 19 febbraio, dirigeva e recitava ne “L’uomo dal fiore in bocca”di Pirandello). Parteciperà alla serata anche il critico d’arte e drammaturgo Angelo Crespi, e, come vuole la tradizione moderna negli appuntamenti di Labini al Manzoni, ci sarà durante la conversazione, in modo armonico con le parole, un dj set che vede in questo caso una donna in consolle, Alice Viglioglia: “Credo che Lavia sia uno degli ultimi maestri teatrali italiani rimasti, è un vero pittore , un architetto della scena: guardare un suo spettacolo è come ammirare un grande  quadro”. Giudizio non scontato, tanto più se espresso da un collega quale è Edoardo Sylos Labini,  ideatore dell’appuntamento “Manzoni Cultura” , fondatore ed editore de ilgiornaleOFF

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Amante del bello e interprete di un teatro che sa unire la modernità alla tradizione in modo innovativo, Labini porta avanti anche al Manzoni un’operazione che fa ripensare agli inizi della seconda vita di questo teatro, ovvero quando nel 1950 aprì nell’attuale sede di via Manzoni dopo le distruzioni subite durante la Seconda Guerra Mondiale (originariamente si trovava in piazza San Fedele): sono passati di qui i migliori spettacoli di teatro musicale e di rivista, e poi la grande prosa, le regie del Teatro Stabile di Genova con cui era Banner_Cultura_Lavia (1)gemellato, fino alla fine degli anni Sessanta, quando la direzione del Manzoni venne affidata a Carlo Alberto Cappelli e a Garinei e Giovannini, o alla gestione Fininvest dal 1978 che debuttò proprio con l’Amleto di Lavia. E così le interviste degli appuntamenti “Manzoni cultura”riportano a questi primi anni, riuscendo ad indagare nel profondo dei personaggi intervistati, rivelandone aspetti inconsueti con naturalezza, e ampliando ulteriormente l’offerta già molto diversificata del cartellone. Tra Carlo Cracco, Giancarlo Giannini, Magdi Cristiano Allam, l’atleta paraolimpica Giusy Versace, intellettuali come Philippe Daverio o etoile come la Fracci e Luciana Savignano, l’appuntamento offre un approfondimento inedito delle biografie di questi personaggi: “ho pensato a un appuntamento del genere perché gli incontri sono un tema a me molto caro –continua Sylos Labini-: che avevo già realizzato anni fa, nel 2008, a Pratica di Mare, mio paese d’origine, nel festival che avevo ideato “Il Mito di Enea” sugli scavi dell’Antica Lavinium. 

I prossimi incontri in cartellone per la prossima stagione al Manzoni? “non voglio dare anticipazioni, ci stiamo lavorando, intanto il 3 aprile ci sarà una serata molto pop con Fabio Novembre, Sergio Pappalettera e Marco Lodola. Inoltre colgo l’occasione per ringraziare i nostri partner Elior e UNIC LineaPelle che sostengono tutte le edizioni della rassegna ” conclude il regista.

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