Ritorniamo nel Giardino dell’Eden. All’amore di Adamo ed Eva, alla loro innocente nudità. Immaginiamo che non debbano andarsene dal paradiso in cui nulla è peccato, neanche fare l’amore. E poi pensiamo a cosa andrebbe bene per loro, se un giorno facesse freddo e la foglia di fico non bastasse più. Ecco: forse le maglie di Sottomettimi farebbero al caso loro. Soprattutto nel marzo imprevedibile, talvolta intiepidito dai primi caldi, altre rinfrescato dalla brezza. È primavera e i maglioni di Sottomettimi vanno benissimo per Adamo ed Eva, ma anche per noi che il paradiso non lo abbiamo mai visto.
Possiamo però immaginarlo alla Boutique di tendenza La Tenda, in via Solferino a Milano, dove il marchio di maglieria d’eccellenza presenta un evento all’interno di un ciclo di manifestazioni intitolate Ritorno alla Natura, in cui moda e arte si intrecciano in un percorso etico di rispetto per la vita, quindi per il verde, per gli animali e per se stessi. Proprio nel rispetto della natura e nel desiderio di tornare a uno stile di vita più lento e pieno, SottoMettimi propone una maglieria naturale, la leggerissima lana merino. Il singolare progetto Merino Wool Extrafine – la Rilettura è gestito attraverso tecniche ecosostenibili nel massimo rispetto dell’ambiente (EXP) e dell’animale (No mulesing, ossia senza violenza sull’animale). La natura prima di tutto insomma, per un rispetto di ciò che vive fatto di amore.
Nella confusione dei nostri tempi, in cui l’offerta è enorme e tutti smaniano per portarsi a casa qualcosa di originale a tutti i costi, con SottoMettimi va in scena l’originalità vera, in cui la lavorazione della lana ha la sostanza e lo stile del miglior artigiano italiano. La maglieria Sottomettimi dona il piacere tattile, regala emozioni piacevoli all’insegna della moda etica. Inoltre, leggerissime, queste maglie vanno bene tutto l’anno, e la primavera è la stagione più indicata per i suoi colori allegri e spensierati.
Il fondatore, Luigi Perna, il 23 marzo vi aspetta alla Boutique La Tenda di via Solferino dove, con il team di scenografi e artisti United Artists, propone un’immaginaria aristocratica dei primi del ‘900. Da uno sfondo tappezzato da giornali provenienti da tutto il mondo, dal New York Times al Washington Post, ai quotidiani asiatici ed europei, emerge un manichino dalla gonna importante, una gonna “d’arte”. Mentre il busto della signora è abbigliato da SottoMettimi e nessun marchio sarebbe stato più indicato.