Ginaski e Tramontana rinventano il jazz all’italiana

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bardamu-2015-2Jose Luis “Changuito” Quintana, vincitore di ben due Grammy, li ha definiti «il nuovo volto del jazz contemporaneo». Sono i Bardamu, ovvero Alfonso Tramontana e Ginaski Wop, gruppo giovane ma con alle spalle una storia musicale già lunga. I due hanno lavorato soprattutto all’estero, dove hanno pubblicato quattro dei loro sei album. «Da una quindicina d’anni l’Italia è distratta verso la musica e, più in generale, verso  le arti» commenta Ginaski. Il pubblico è in tempo a rimediare al peccato di disattenzione ascoltando Back to the Birth (Farandula Officine), il loro nuovo lavoro in cui sono accompagnati dal sassofonista Robertico Martinez. «Come indica il titolo, questo album  è un ritorno alle origini – spiega Alfonso. Tra i generi che hanno contraddistinto la nostra formazione musicale c’è il jazz. Abbiamo voluto ricreare le atmosfere dei nostri primi concerti, conservando un tocco cantautorale».

ASCOLTA IN ANTEPRIMA IL NUOVO DISCO DEI BARDAMU, BACK TO THE BIRTH

Otto le tracce contenute, sette inediti ed una cover. E’ The Moon Song, cover del brano che ha fatto da colonna sonora al film Her di Spike Jonze. «Siamo convinti che sia uno dei film più belli degli ultimi anni» dice Ginaski. «Ci piaceva il fatto che rappresenta la rarefazione dei sentimenti. Soprattutto, in termini musicali era una bella sfida perché il brano rientra nell’universo indie, mentre noi abbiamo messo il jazz nell’indie». Spicca la batteria del Premio Grammy Horacio “El Negro” Hernandez in 23 y O. «Il nome è di una strada dell’Avana dove, quando abitavamo a Cuba, ci riunivamo con altri musicisti – prosegue Ginasky – . Abbiamo riprodotto quei suoni per offrire la sensazione più vera di ciò che provavamo. Oltre a Hernandez suonano anche alcuni amici, che intervengono per mettere la loro firma su questa cartolina».