La playlist per sopravvivere alla fine delle vacanze

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btwcbvxicaaxtryTema: Definire il rientro dalle vacanze estive, accettare l’arrivo di settembre.

Svolgimento: trauma con conseguente inibizione emotiva che ha come fine ultimo il rifiuto della realtà.

Colpa probabilmente dei flirt estivi, parentesi romantiche di consapevole precarietà che rievocano l’illusione di un amore sincero, ma anche del dolce far nulla, protagonista indiscusso di quelle giornate trascorse al sole e palliativo fondamentale per lo stress.

Il mito delle vacanze estive persiste anche se c’è la crisi e la vita dei comuni mortali è diventata simile a quella di un supermercato 7 – Eleven.

Colpa dell’infanzia, dei castelli di sabbia e degli ingombranti numeri di Topolino nello zaino, ma anche dell’adolescenza, dei falò sulla spiaggia, delle gite in barca e di quella spensieratezza che fa tanto telefilm perbenista dei primi 90’. Colpa di quel melting pot di immagini e luoghi comuni generazionali che rendevano le stagioni calde un ideale da rivivere puntualmente, un universo parallelo ma reale che durava al massimo un mese e rappresentava l’equilibrio perfetto.

Perché, lo dice anche il calcolo delle probabilità, una vita di soli 30 giorni ha meno possibilità di essere terribile e noiosa.

Le vacanze estive si impongono ancora e ostinatamente come il culmine delle aspettative collezionate in un intero anno e restano le uniche vacanze intese ufficialmente come tali. Il loro eterno ritorno rappresenta il degno happy ending (anche se spesso è più  drama ending) di ogni capitolo della nostra storia. Quando tutto finisce e la routine quotidiana si palesa con i suoi ritmi frenetici facendo a cazzotti con la nostra ricettività la soluzione è una: disperarsi ma con dignità, rivivendo quei momenti “spot” che hanno reso la bella estate come di consueto indimenticabile.

Effetti collaterali: afasia, pianto convulso, nevrosi isterica.

Solo la musica può salvarvi con una piacevole espiazione catartica in grado di dare sfogo a  la “summertime sadness” in attesa del “wake me up when september ends”.

Immanuel Casto – Tropicanal

Il romanticismo ai tempi del Porn groove. Frutti del peccato e temi di malgiogliana memoria per descrivere le  notti di passione al chiaror di luna.

Brunori Sas – Guardia 82

L’estate che fu attraverso i ricordi malinconici di un quasi adulto disilluso. Un racconto hipsterico che coinvolge gli over 30 e che rivela una taciuta ma consapevole verità: il 31 agosto c’è una storia che nasce e una che muore.

Calcutta – Dal verde

“Ti presterò i miei soldi per venirmi a trovare” canta nel suo Mainstream l’ormai mainstream Calcutta. Peccato che si tratta di promesse con la scadenza più breve di uno yogurt.

Selton – Settembre/Duty free Romance

Tutto finisce a settembre, anche la stagione degli amori. Passaggio scontato e obbligato come quello in un Duty free all’aeroporto. E tutto perde la sua poesia.

Massaroni Pianoforti – Ferie d’agosto

Le ferie d’agosto sono un bene comune, anche per chi a modo suo è in vacanza tutto l’anno.

Thegiornalisti – fine dell’estate

L’inno nazionale dell’ultimo giorno di vacanze. La canzone ricordo dei Film dei Vanzina con Jerry Calà, quelli in cui lui limonava con tutte, quelli che ci hanno insegnato che se lui poteva possiamo anche noi.

 

1 commento

  1. per sopravvivere alle vacanze bisognerebbe portarsi a casa quella della foto in prima pagine per morirne bisogna trovare a casa , al ritorno delle vacanze , quella a capo sull’articolo .

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