Quando l’arte incontra l’ospitalità. Viaggio negli Art Gallery Hotel.

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Un gioco di sensi, fatto di continua ricerca per creare armonia ed equilibrio tra il bello dell’arte e il lusso degli hotel. Attraverso esperienze che mostrano il fascino di luoghi unici dove dormire e basta sarebbe banale. Un trend ma anche un fenomeno sempre più diffuso in Italia e all’estero: gli art hotel. Nati inizialmente come strutture alberghiere volte a coccolare l’ospite stimolandone culturalmente emozioni tattili e visive, oggi si definiscono “art gallery”, in cui l’arte moderna e contemporanea, ma non solo, diventano attrici di un film a colori in un’esperienza fatta di arredi, quadri e sculture all’interno di “camere-suite” dove è possibile soggiornare e perché no, lasciarsi andare al piacere di percorsi benessere e spa. Ecco una selezione di alberghi d’arte italiani e internazionali che vi faranno sognare e provare l’esperienza di andare a letto, si fa per dire,anche  con Andy Warhol, il genio della Pop art.

“Cavalieri” dell’arte nel cuore di Roma

Rome Cavalieri commode penthouse e warholAlbergo extralusso situato nel cuore di Roma, il Rome Cavalieri fa parte del prestigioso brand internazionale di hotellerie “Waldorf Astoria Hotels & Resort”. Mobili d’epoca, arazzi, dipinti e sculture si fondono alla tecnologia che nulla toglie alla più prestigiosa collezione d’arte del mondo all’interno di una struttura alberghiera. “Ulisse scopre Achille tra le figlie di Licomede”, “Apollo scortica Marsia” ed “Ercole soffoca Antea” sono le tre tele di Giambattista Tiepolo che accolgono i guest dell’hotel e che, in un viaggio nell’eleganza, si mescolano alle altre opere presenti nelle 370 camere di cui 25 suite con balcone privato. Gallery art hotel, il Rome Cavalieri custodisce con cura “Il giudizio di Paride” e “Orfeo ed Euridice” di Giuseppe Bazzani, due paesaggi di Antonio Peruzzini (XVII-XVIII secolo) esposti sopra due consolle di pregio appartenute ai Chigi. E poi Frans Snyders, il precursore dello stile botanico e animalier, il Lissandrino, due magnificenti scene veneziane di Joseph Heintz,la “Natura morta con fiori e cocomeri” di Abrahm Brueghel, artista fiammingo del ‘600 che attraverso la freschezza del colore dipinge il relismo di fiori e frutti su tela. Ci sono anche una piccola collezione di “Dollar Sign” del 1981 di Andy Warhol, le opere di Robert Indiana e ancora Mario Schifano e Renato Guttuso. Artigiani del mobile come Jacobbe, Boulle, Thomyr hanno firmato commodes, appliques, orologi  accanto agli arazzi, più di venti, che vanno dal XVI secolo Fiammingo fino ai Lavori Reali di Aubusson e Gobelin del XVIII e “L’audience du Prince d’après l’histoire du Roi de Chine” di  Beauvais datato 1725 e del quale i complementari della serie si trovano, tra gli altri,al Metropolitan Museum di New York e al Museo Getty.

Ogni stanza, una galleria…privata: The Fist Luxury Art Hotel 

Hotel The First Roma (7)In Via del Vantaggio, dopo il restauro conclusosi nel 2011, The First Luxury Art Hotel, diretto da Daniele Carta,coniuga nella Capitale lo stile del palazzo ottocentesco al glamour dell’interior design, in un concept unico che ha tutta l’intenzione di accogliere e stupire gli ospiti.Uno spazio architettonico essenziale in cui si aprono ambienti che, l’uno dopo l’altro, svelano tesori nascosti, in una preziosa collezione d’arte. Gli arredi come tele su cui spiccano dipinti, sculture e installazioni di Piero Pizzi Cannella, Mario Schifano e Francesca Leone, Oliviero Rinaldi, in 29 stanze, vere “gallerie private” che consentono al visitatore di vivere quotidianamente, tra saloni in velluto e marmi Emperador, le opere esposte. Ventitré, invece, le suite, ognuna ispirata da un artista e dove è possibile andare a letto ammirando Francesca Pinzari, Marcello Maugeri, Gabriele Simei e Simon d’Exéa. Nel percorso immaginario dell’albergo-museo, la Galleria Mucciaccia è partner del progetto anche per consentire a chi soggiorna di scoprire nuove ed interessanti proposte dell’arte contemporanea. Imperdibile l’esperienza estetica totalizzante di Sissi, mix di linguaggi artistici, tecnici e visivi che presentano al pubblico l’immediatezza dell’opera. Tra gli altri autori anche Michelangelo Pistoletto e la sua ricerca nell’autoritratto, l’arte provocatoria di Mark Kostabi, il realismo di Luciano Ventrone e i frammenti di sperimentazione alchimistica nella cultura artistica di Marco Tirelli fino al tocco popolare rielaborato sulla tela con le immagini pixelate di Cristiano Pintaldi e i “chewing gum rosa” delle sculture di Maurizio Savini.

Il tempio dell’arte (dell’ospitalità) di Singapore

Inserito dalla Forbes Travel Guide tra i dieci hotel con le più belle collezioni d’arte al mondo, Il Ritz -Carlton Millenia di Singapore, hotel dalla vista panoramica mozzafiato, custodisce circa 4.200 opere, da Andy Warhol a Dale Chihuly passando per Herry Moore e David Hockney. Stupefacente l’opera in 3D dell’artista Frank Stella,  raffigurante la balena bianca Moby Dick,che accoglie gli ospiti nella hall dell’albergo.Lusso e comfort si uniscono in 608 camere finemente arredate e dal design contemporaneo. Piacevoli momenti di relax nella spa dell’albergo per rilassarsi dopo aver visitato la città. Gli ospiti possono ammirare,con una visita guidata tramite Ipod  (in Inglese, Giapponese o Cinese), le opere presenti nell’albergo, concedendosi una passeggiata di pochi minuti a piedi anche verso i musei circostanti situati nei pressi di Marina Bay. Dal tour interno a quello esterno, il viaggio alla scoperta dei tesori dell’arte prosegue all’Artscience Museum, all’Asian Civilisation Museum e al National Museum di Singapore che, costruito nel 1887, è il più antico della città ma offre interessanti perfomance e installazioni d’arte ad appassionati e curiosi di contemporaneità artistica.

Viaggio nel design nella Suite d’Autore 

A Piazza Armerina, tra i profumi e i sapori della Sicilia, Suite d’Autore Art-Design Hotel è un albergoSuite d'Autore_ Piazza Armerina_Website credits (1) galleria concepito secondo il Gesamtkunstwerk di matrice ottocentesca, secondo cui ogni angolo e dettaglio costituiscono la parte del tutto, in un gioco equilibrato e armonico, regalando all’ospite esperienze multisensoriali di pregio. Vivi accostamenti di colore, design innovativo, dipinti e sculture di artisti emergenti e meno noti, fanno dell’albergo un’opera d’arte totale. Suite d’Autore non è solo una vetrina d’arte contemporanea ma ha anche la funzione didattico-culturale di offrire un percorso storico sull’evoluzione del design e dei trend attuali.Eterogenee e di stili diversi le suite dove si possono ammirare le  creazioni pittoriche di Beppe Madaudo o anche gli oggetti seriali di Philippe Stack.  Una galleria che si compone di opere d’arte situate all’interno di ogni singolo spazio e camera e che, a differenza degli altri art gallery hotel, ha il valore aggiunto di ricostruire un percorso, reale e onirico, nella storia del design partendo dagli inizi del ‘900. Avanguardia e leggerezza, astrattismo e pop art, geometria e tradizione mescolati ad una certa “fluidità “trasversale” per cui ogni creazione è stata scelta e realizzata con cura per identificare un particolare momento storico, approccio progettuale o movimento. Sculture, fotografie, dipinti, oggetti d’arte diventano “artefatti comunicativi” attraverso cui svelare ed esprimere in maniera armonica, come se fosse un unicum creativo,  lo spazio.

Dormire a Zurigo coccolati da Botero, Wahrol, Pomodoro e Dalì

The Dolder Grand Zurigo_ Website Credits (2)Da Botero a Andy Warhol, da Arnaldo Pomodoro a  Sol LeWitt, fino alle metamorfosi pittoriche di Saldor Dalì, con I tocchi d’arte di Joan Mirò, Keith Haring e Murakami. Il Dolder Grand di Zurigo è un luxury hotel dal fascino fiabesco immerso nel verde che conserva la collezione privata del proprietario della struttura alberghiera regalando al visitatore sensazioni visive senza precedenti che spaziano dal mondo della pittura a quello della scultura. Costruito nel 1899, dopo i lavori di restauro terminati nel 2008, l’albergo è oggi meta prestigiosa per i fanatici dell’arte contemporanea che possono soggiornare, tra una visita guidata e l’altra, andando alla scoperta dei tesori custoditi, come fossero normali arredi, all’interno dell’hotel e nelle 173, tra camere e suite (ispirate da artisti), all’insegna dell’eleganza e del lusso.Partner del Film Festival di Zurigo, per il suo notevole apporto al mondo della cultura,l’hotel ha ricevuto nel 2016 il premio come “albergo dell’anno” e dalla sua riapertura ad oggi sono circa 150 le opere d’arte esposte al Dolder Grand, dislocate tra gli spazi interni ed esterni, dove le sculture di celebri artisti internazionali si trovano en plein air per offrire un’esperienza emozionale unica agli ospiti.