La rivoluzione rock del Cristo e i suoi profeti: i Kantiere Kairòs

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Ecco lo specchio dello spirito in cui la speranza alberga nel rock ‘n’ roll. Ecco la musica dei “Kantiere Kairòs”, un rock cristiano che si traduce in amore di Dio. Narrano sonorità che racchiudono passaggi cruciali del nostro ieri che, cantato oggi, con una vitalità ed una sete di presente sognante, diventa avvenire. Eredi e custodi di atmosfere di fratellanza, di unione e partecipazione, personificano lo strumento per l’incontro con il Signore. Il termine Kairòs, dal greco “momento propizio” o “tempo di grazia”, segna il lavoro di un ‘cantiere’ che desidera dare il proprio contributo per “uscire dalla comodità ed avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo

La musica dei “Kantiere Kairòs” è ‘rivolta’, così come la Fede. Cristo stesso – al di là di quello che indottrinano nelle università gli intellettuali odierni e senzadio –  fu il più grande rivoluzionario, nei testi sacri emerge come null’altro voleva che la realizzazione in terra del regno dei cieli. La figura di Cristo, probabilmente incompatibile con il mondo attuale (quello individualista ed ultracapitalistico dei ‘millennial’ s’intende) teorizza l’eliminazione dei debiti e della schiavitù e lotta contro i mercanti del tempio mettendo a tema l’idea di una giusta comunità etica secondo rapporti tra liberi e uguali. La figura di Gesù Cristo è decisiva, in un certo qual modo è puro rock, come quello dei “Kantiere Kairòs”. Nell’aprile 2015 pubblicano il loro disco d’esordio “Il Soffio” – che presentano live con Il Soffio Tour – anticipato dal singolo “La Tua Volontà” che riporta in radio la ‘Christian music’. Nello stesso anno escono i singoli “Stella” e “Cuore Sacro”, mentre a marzo del 2016 il “Kantiere Kairòs” torna in radio con il singolo “Galilea”. In uscita, a breve, un pezzo sulla misericordia dal titolo “Basta farlo”: brano sostenuto dalla Pastorale Giovanile Cosenza – Bisignano. E così, i Kantiere Kairòs si confermano orgoglio del Sud e delle loro guide spirituali: padre Carmine Marrone, don Serafino Bianco, don Davide Gristina e don Mario Ciardullo, ‘capi’ di un cantiere sempre aperto, a tutti. I brani sono scritti da Antonello Armieri – voce e chitarra acustica – e gli arrangiamenti sono curati da tutti i componenti del complesso, che trasportano ad ogni pezzo la loro esperienza musicale arrivando persino a visitare stili musicali come il funky o il rock più energico con Davide Capitano al basso, Gabriele Di Nardo alla batteria, Giuseppe Di Nardo alle chitarre e Roberto Sasso alle tastiere.

Tutti i componenti della band incarnano l’utopia realizzata del Kantiere Kairòs ovvero espressione e risposta concreta alla chiamata di Dio, nell’annunciare il Suo Vangelo, a servizio del prossimo attraverso l’arte più autentica ed il talento puro e trascinante della musica, sempre alla ricerca di orizzonti incantevoli, seppure dopo i tormenti quotidiani che appartengono ad ognuno.