Gino Castelli è schivo, non risponde al telefono, non ama gli incontri. Sembra scorbutico, ma scrive lettere con magnifici disegni. Legge con attenzione i quotidiani, e se c’è un’inesattezza, la sottolinea con una gentile letterina all’autore dell’articolo. È così che è nata l’amicizia una quindicina di anni fa, per una discussa data di vita o morte di un pittore veneziano del ‘500. Da allora è cominciato un fitto carteggio con una persona intelligente, colta, e soprattutto con un grande artista.

La sua è pittura brillante, originale, raffinata. Paesaggi, figure, nature morte, realizzati con una con tecnica sapiente, non rappresentano solo la bellezza fisica delle cose, ma la loro anima. Ogni dipinto è un ricordo, un racconto, un’emozione vissuta. Le case sono senza finestre, ma vibrano di vita, al contrario le Finestre sono aperte e spaziano nell’infinito. Le figure dai grandi occhi incantati contemplano un mondo misterioso. Ci sono caratteristici ed ironici Pierrot, Gioconde dagli occhi chiari, ritratti di famiglia come Personaggi nella città fredda (La piramide), e ancora straordinari Cristi in croce (Cristo a Palù, 1985; Christus in campibus, 1987). Paesaggi innevati (L’inverno a Palù, 1968; Dopo la nevicata, 1969), in cui piccole case giottesche, simili a solidi colorati, ruotano sotto la neve spinte dal vento. Tutto un mondo da scoprire e da ammirare, in cui le note amare di un’esistenza sofferta, si sciolgono in tinte solari di un nuovo “realismo magico” intriso di speranza. Autodidatta esigente e severo, Gino Castelli, nato a Riva del Garda nel 1929, e vive a Trento, si accosta alla pittura a trentasei anni, nel 1965, con un’esperienza di cartografo. Formazione che influisce sulla minuzia dei disegni e pastelli e si intreccia, per contrasto, con i volumi delle pitture. Non segue le mode, studia invece i grandi artisti del passato e del presente. Visita mostre e musei, legge la letteratura artistica, i poeti greci e latini. E ascolta il respiro dei boschi, il rumore del vento e dei ruscelli, i sussurri della vita.