L’uomo, lo stratega: Mussolini sale sul palcoscenico

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Non è un uno spettacolo né sul fascismo, né sul Duce” è quanto Tom Corradini tiene a sottolineare in merito a Gran Consiglio (Mussolini), il monologo che porterà in scena sabato 12 marzo al Teatro Linguaggicreativi di Milano. E’ dunque uno spettacolo su un uomo, sui suoi successi e le sue sconfitte.  Ovviamente, non un uomo qualunque. L’attore è entrato nella camicia nera ma soprattutto nella complessa mente del fondatore del fascismo, scegliendo di mostrarne gli aspetti meno noti della sua personalità. Si inizia con il fotografarlo in uno dei momenti di maggiore vulnerabilità: è il 24 luglio del 1943 ed il Gran Consiglio del Fascismo si riunisce per discutere la deposizione di Benito Mussolini; rinchiuso all’interno del suo studio di Palazzo Venezia, il Duce ricorda come il destino lo ha condotto, partendo da umili origini, ad essere il capo supremo dell’Italia.  In un’ora e dieci di messinscena si ripercorrono e s’intrecciano vicende familiari e politiche in un testo che, al di sopra di ideologie e schieramenti, intende indagare un personaggio che ha segnato la nostra storia, tra toni comici, passionali e romantici.